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I film da vedere al cinema questa settimana (27 aprile-3 maggio 2023)

Tutti le uscite della nuova settimana di cinema: da Joaquin Phoenix in Beau ha paura al ritorno dei registi Makoto Shinkai e Bong Joon-Ho, i titoli in sala

Una settimana di grandi ritorni quella che si aprirà giovedì 27 aprile per i cinema: il Premio Oscar Joaquin Phoenix è il protagonista di “Beau ha paura” con un’interpretazione solida quanto coraggiosa; il regista del successo planetario Your Name Makoto Shinkai torna con un altro trionfo estetico dell’anime come “Suzume”; il primo film dietro la macchina da presa della carriera di Bong Joon-Ho, “Cane che abbaia non morde”, sbarca in sala dopo il dominio del regista coreano agli Oscar del 2020 con “Parasite”. Scopriamo tutte le migliori uscite attraverso trame e i trailer dei titoli in uscita questa settimana.

Beau ha paura

di Ari Aster, con Joaquin Phoenix e Parker Posey

Beau ha 49 anni ed è affetto da gravi disturbi mentali, nati soprattutto dal tormentato rapporto con la madre che, per esempio, gli ha raccontato che il padre è morto dopo aver raggiunto l’orgasmo per concepirlo, spaventandolo per sempre. Per la sua condizione psichica l’uomo vive in una sorta di mondo parallelo, sopraffatto dalla paranoia, e, quando scopre della morte di sua madre, inizierà un viaggio verso casa fatto di disavventure e tappe allucinanti.

Joaquin Phoenix si cimenta nell’interpretazione di uno dei personaggi più complicati e “malati” della sua carriera, nel ruolo di un uomo inetto quanto psicologicamente ferito, vittima dell’ansia e della paranoia, che vive ai confini della realtà. Il film – terza regia di Ari Aster – è una sorta di remake ampliato del cortometraggio del 2011.

Suzume

di Makoto Shinkai

Suzume ha 17 anni e vive con la zia in un paesino del Kyūshu, nel sud del Giappone. Un giorno, sulla strada verso scuola, incontra un misterioso ragazzo in cerca di alcune rovine. Seguendolo, la giovane si troverà di fronte a una porta da cui provengono forze sovrannaturali, in grado di scatenare calamità e disastri in tutto il Giappone, e in cui è presente una pietra trasformatasi in un gatto magico. I due dovranno chiudere il portale per porre fine alla maledizione.

Il regista da record del successo planetario “Your name” Makoto Shinkai (5 cm al secondo, Il giardino delle parole, Viaggio verso Agartha) torna al cinema con quello che si preannuncia essere un altro anime sbanca-botteghino. Ancora una volta trionfa più l’estetica che il contenuto, ma con siparietti anche più leggeri del solito. Presentato in concorso al Festival di Berlino 2023.

65 – Fuga dalla Terra

di Scott Beck e Bryan Woods, con Adam Driver e Ariana Greenblatt

Un’astronave con a bordo 35 passeggeri viene colpita da un’asteroide e precipita su un pianeta sconosciuto. Mills, il pilota, inizia a esplorare insieme alla giovane Koa, l’unica altra sopravvissuta, questa landa apparentemente familiare e dall’aria respirabile. Quando scoprono di essere circondati da feroci animali preistorici e non alieni, capiscono di essere sulla Terra di 65 milioni di anni fa.

Horror fantascientifico, thriller e sci-fi allo stesso tempo, fatto di tanta azione e una lotta per la sopravvivenza senza fine. Il nuovo film di Scott Beck e Bryan Woods – prodotto da Sam Raimi e con le musiche di Danny Elfman, fedele compagno del regista di Spiderman da oltre vent’anni – ha ovviamente echi di Jurassic Park, così come di survivor movies e pandemia, in una pellicola spettacolare costata la bellezza di 45 milioni di dollari.

Cane che abbaia non morde

di Bong Joon Ho, con Sung-jae Lee e Bae Doona

Yun-ju è ricercatore universitario alla caccia disperata di una cattedra, anche a costo di corrompere il rettore. Frustrato, anaffettivo, in attesa del suo primo figlio, l’uomo sfoga tutta la sua paranoica rabbia sui cani del vicinato, convinto che il loro abbaiare sia la causa del suo malessere. L’amministratrice del complesso residenziale di periferia, insospettita dalla scomparsa di un cane, proverà a smascherarlo.

Il primo film della carriera di Bong Joon-Ho, dominatore degli Oscar 2020 con “Parasite” arriva per la prima volta nelle sale italiane. La pellicola – ambientata nel vero appartamento del regista coreano – alterna toni sopra le righe a implicite riflessioni sull’assurdità dell’esistenza.

L’innamorato, l’arabo e la passeggiatrice

di Alain Guiraudie, con Jean-Charles Clichet, Noémie Lvovsky e Ilies Kadri

Dopo un attentato che getta nel panico la popolazione di Clemont-Ferrand, in Francia, Méderic si trova a dover gestire non solo il suo amore per Isadora – prostituta legata a un marito geloso – ma anche la vita di Selim, un giovane arabo senzatetto indagato per i recenti disordini che si è presentato alla sua porta in cerca di aiuto.

Tensioni storiche, violenze, pregiudizi e differenze sociali, ma anche amori e prove di grande volontà: Alain Guiraudie racconta la realtà attraverso la provincia francese.

Le altre uscite

Al cinema anche l’opera prima di Marisa Vallone “La terra delle donne”, la storia di una donna affetta da “Amusia” firmata da Marescotti Ruspoli e la collaborazione euro-palestinese “Mediterranean Fever”

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