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Giovedì, 28 Marzo 2024
Film al Cinema

I migliori giorni, il lato amaro delle feste

Esce in sala il 1 gennaio la commedia corale che racconta attraverso quattro storie quattro festività diverse

Quattro episodi e un cast ricchissimo, per un film corale con l'ambizione di spogliare le festività (tutte o quasi) del loro gusto smielato e stucchevole, lasciando invece in bocca allo spettatore l'amaro risultato di un racconto che oscilla tra ironia e racconto impietoso della realtà contemporanea. “I migliori giorni”, film corale diretto da Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo (due episodi a testa), prodotto dai Lucisano e distribuito da Vision Distribution, esce nei cinema il giorno di Capodanno. Nel cast, oltre ai due registi, troviamo Anna Foglietta, Marco Bonini, Max Totor, Luca Argentero, Valentina Lodovini, Greta Scarano, Claudia Gerini e Stefano Fresi.

I Migliori Giorni: la trama del film

Alla vigilia di Natale una deputata prepara il cenone per la sua famiglia: marito, figlia e i due fratelli e invita, nella speranza di coltivare una relazione utile alla sua ascesa, il segretario del suo partito rimasto da poco vedovo. La cena però si trasformerà in un confronto senza esclusione di colpi tra i due fratelli, rivali da sempre, molto diversi tra loro, ma simili nella difficoltà ad affrontare la vita. A Capodanno invece, un imprenditore coinvolto in un’inchiesta grave per evasione fiscale, decide di ripulirsi l’immagine passando, insieme a moglie e figlia, la notte di San Silvestro alla mensa dei poveri per servire il cenone ai senza tetto. Tra loro però troverà una vecchia conoscenza, decisa a vendicarsi dell’ingiusto trattamento ricevuto dal faccendiere e nella possibilità di usare ogni segreto, suo e della sua famiglia, per fargli passare una notte di Capodanno davvero indimenticabile.

C’è poi San Valentino, la festa degli innamorati, che una coppia di lunga data si appresta celebrare nel modo più prevedibile e stanco, se non fosse che il loro menage in realtà risulta piuttosto affollato, tra amanti, oggetti del desiderio proibiti e un amore parallelo. Per l’8 marzo, la festa delle donne, una nota anchorwoman con gravi problemi nella sua vita famigliare si ritrova in mezzo a una bufera di cui è responsabile solo marginalmente, mentre il suo team, composto tutto di uomini pretende che se ne carichi sulle spalle l’intera responsabilità perché ‘in quanto donna’ ciò potrebbe calmare le acque. Tra manipolazione, minacce e ricatti, la donna che si batte per le donne ne uscirà solo comportandosi da uomo.

I migliori giorni, una commedia che punta il dito contro le ipocrisie e gli obblighi sociali imposti dalle feste

Quattro episodi per quattro delle festività più amate e odiate. Natale, Capodanno, San Valentino e l’8 marzo sono ricorrenze che mettono a dura prova pazienza e capacità di sopportazione di molti e, soprattutto, spesso fungono da detonatore per tensioni latenti che si trascinano per il resto dell’anno. Se pensate che il cenone della vigilia in casa vostra sia un incubo annuale a cui non potete sottrarvi e a cui ormai vi avvicinate con la gioia di un agnello portato al macello; se la domanda: “cosa fai a Capodanno?” vi getta nello smarrimento, il film di Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo vi sarà quantomeno utile per rivalutare le vostre feste, che vi sembreranno invidiabili rispetto a quelle che vivono i loro personaggi: proiettati in quattro incubi diversi ma tutti accomunanti dal contrasto tra la pressione sociale alla felicità e alla condivisione imposta dal calendario e la realtà di rapporti umani complicati e irrecuperabili, le cui disfunzionalità vengono amplificate da queste giornate particolari e dai loro ‘obblighi sociali’.

Il film risulta piuttosto discontinuo e di certo non è una commedia in senso classico, perché di lieto fine consolatorio non c’è ombra. È piuttosto l’amaro il gusto che pervade tutti e quattro gli episodi. In questo senso sono due le parti in cui ironia e riflessione si bilanciano meglio. La prima, la migliore, è quella relativa al Natale, anche se qui c’è da notare che lo scontro polemico tra i due fratelli, uno no-vax e l’altro pro-vax, che è un elemento centrale per le note comiche dell’episodio, appare già un po' anacronistico in questo Capodanno 2023 in cui, a ragione o no, ci sentiamo tutti un po' più al sicuro.

Un po' più bilanciata rispetto al resto risulta anche la parte che racconta il complicato San Valentino del personaggio interpretato da Luca Argentero. Negli altri due episodi invece, è totalmente prevalente la critica disincantata all’ipocrisia dei personaggi rappresentati.

L’opera di Bruno e Leo, sebbene esca a Capodanno, non è quindi certo una commedia classica di quelle che siamo abituati a vedere al cinema soprattutto nel periodo natalizio. La frase che spiega il senso che percorre tutto il film è nel primo episodio, quando i protagonisti riflettono: “La verità è che ci siamo incattiviti, come tutti. Ci siamo inariditi”. E le feste sono solo uno sfondo, uno spunto, per allargare lo sguardo su un panorama molto più ampio e piuttosto desolante.

Voto:6

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