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Venerdì, 29 Marzo 2024
Film al Cinema

La mia ombra è tua: una riflessione sulla nostalgia con un burbero ma sentimentale Marco Giallini

Dopo la presentazione al Festival di Taormina 2022, arriva nelle sale il 29 giugno il nuovo film di Eugenio Cappucci

La nostalgia ha un grande potere: quello di far assaporare attraverso i ricordi qualcosa che non c’è più. Allo stesso tempo però è effimera perché per quanto ci si senta bene a rivivere il passato, questo rimane pur sempre tale e parte di chi non si è più. Avere nostalgia di qualcosa poi implica anche che il modo in cui si vive - o quello che si vive - non soddisfa abbastanza. Ed è così che i ricordi diventano un po’ come i sogni, quelli in cui si desidera una vita migliore, diversa. La nostalgia e i sogni sono ai due poli opposti di una linea: la prima guarda al passato, i secondi al futuro. Tornare indietro e ripescare qualcosa dal passato è la premessa che avvia questo film, “La mia ombra è tua”. Basato sull’omonimo romanzo dello scrittore Edoardo Nesi, racconta una profonda quanto inusuale amicizia tra due persone in apparenza profondamente diverse. Uno che si affanna verso un futuro che non vede e che non sa nemmeno come vuole che sia, l’altro che si avvinghia al passato, si isola in esso rifuggendo il presente.

E come può quindi non funzionare la combinazione tra due opposti che si attraggono? Il ritratto di due generazioni a confronto che devono imparare a coesistere. Il film offre anche una riflessione sui rapporti umani e sulle proprie paure, su quanto spesso le apparenze siano fragili e ingannevoli. Nel cast un bravissimo Marco Giallini su cui il suo personaggio sembra essere costruito perfettamente, il giovane Giuseppe Maggio - con un marcato accento fiorentino - e una affascinante Isabella Ferrari.

La trama - La mia ombra è tua

Emiliano De Vito (Giuseppe Maggio) è un venticinquenne appena laureato in Lettere Classiche che è in cerca di un lavoro. Vive con la madre e ha una fidanzata, Allegra. Si arrangia con le ripetizioni online di latino e greco ma senza grandi risultati. Un giorno però il suo professore gli propone un’occasione che difficilmente potrà rifiutare. Una nota influencer ha scoperto un vecchio romanzo pubblicato vent’anni prima da uno scrittore che dopo il grande successo si è ritirato. La casa editrice del professore - vista la rinnovata popolarità - vuole il sequel e affida ad Emiliano il compito di fare da assistente allo scrittore. Il giovane quindi parte per la campagna fiorentina dove vive l’uomo, immerso nella natura e lontano da tutti.

Vittorio Vezzosi (Marco Giallini) è un sessantenne soddisfatto della sua vita isolata. Ha con se un amico che gli fa anche da aiutante, Mamadou e una figlia che vive all’estero. Vittorio non ha una prima buona impressione di Emiliano, lo trova troppo rigido e impostato con una barbetta orrenda e una camicia discutibile. Ma quando il ragazzo alza un po’ il gomito esprime tutto ciò che pensa di Vittorio e della sua generazione; quella di chi ha sì lottato per il presente ma ha lasciato ai giovani un futuro inesistente. Vittorio è colpito e decide di prendere sotto la sua ala Emiliano. Inizia così per i due un inaspettato viaggio on the road verso Milano dove Vittorio è atteso per un importante evento, in cui riapparirà in pubblico dopo quasi vent’anni. Non vi sveliamo oltre, qui sotto trovate il trailer.

Il rapporto con il passato - La mia ombra è tua

Come spesso accade - sia nei film che nella vita - non si ha il coraggio di affrontare ciò che fa star male. Nel caso di Emiliano la paura è fare i conti con la perdita del padre; per Vittorio invece è provare a ritrovare ciò che si è perduto. Qui entra in gioco il viaggio che compiono insieme e si trasforma nel perfetto espediente narrativo che segna sia l’evoluzione dei personaggio sia l’occasione di vedere con occhi diversi quello che gli fa paura. Emiliano diversamente da Vittorio non vuole aggrapparsi al passato, perché non ha elaborato davvero la perdita del padre e scappa da essa convinto che più vada avanti, più si affanni verso qualcosa che non vede, più starà meglio. A questo si unisce poi la sensazione di aver deluso le aspettative di suo padre. Il viaggio e anche il rapporto tra Vittorio e sua figlia gli permetteranno di vedere le cose da un’altra prospettiva.

Vittorio invece ricorda ed elogia l’importanza delle piccole cose, vivere nel presente e nel momento. Il suo personaggio è quello che nel corso del film viene scoperto passo dopo passo, rivelando un’anima inaspettatamente romantica e una fedeltà profonda. I due diventano quindi l’uno l’ombra dell’altro, compatibilmente - come dice Vittorio. L’ombra è ciò che segue sempre e al contempo protegge dal sole, ecco così Vittorio e Emiliano si sono seguiti e protetti a vicenda. Una nota più che positiva alla fotografia del film che esalta gli incantevoli paesaggi toscani che si sposano benissimo con la tranquillità agognata da Vittorio, in opposizione alle frettolose metropoli.

La regia le abbraccia sempre dall’alto, mostrandone non solo la bellezza ma anche la maestosità. Tra alcune piccole pecche c’è il mancato approfondimento del rapporto tra Vittorio e sua figlia e alcune incongruenze nella narrazione. Nel complesso “La mia ombra è tua" è un film che bilancia bene comicità e dramma riuscendo a far sorridere e riflettere, una visione molto piacevole per trascorre un’ora e mezza al cinema.

Voto: 7

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