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Venerdì, 29 Marzo 2024
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I migliori (e peggiori) film italiani di Venezia 78

La classifica dei più bei film del nostro Paese presentati in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia

Questa 78° edizione della Mostra del Cinema di Venezia si è distinta per due cose: da un lato gli innumerevoli film che parlano di donne e di maternità, dall'altro, l'alto numero di film italiani in concorso e fuori concorso. L'Italia è protagonista di Venezia 78 e mostra al pubblico del Festival del Cinema del Lido di Veenzia tutte le sfaccettature del nostro Paese dalla napoletanità allo spirito sognante, dalla concretezza all'inclinazione a vivere di fantasia e le emozioni che queste storie ci hanno regalato sono molte ma alcune pellicole lo hanno fatto più di altre. Scopriamo allora quali sono stati i più bei film italiani presentati alla Mostra del Cinema di Venezia da recuperare al cinema o sulle piattaforme di streaming e quali, invece, non hanno convinto più di tanto.

I migliori film italiani della Mostra del Cinema di Venezia 

È stata la mano di Dio

Iniziamo con uno dei titoli più attesi di questa edizione del Festival di Venezia: È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, l'autobiografia artistica del regista napoletano che negli ultimi anni è diventato uno dei nomi più apprezzati dei rappresentati della settima arte. Un racconto divertente, formativo, tragico e filosofico, È stata la mano di Dio è senza dubbio uno dei titoli migliori in toto di questa Mostra del Cinema sbaragliando anche la concorrenza internazionale e, molto probabilmente, si aggiudicherà, meritatamente il premio più ambito. Ma per questo dobbiamo ancora attendere un paio di giorni. 

Freaks Out

Altra perla tra i titoli italiani di Venezia 78 è Freaks Out, il nuovo film di Gabriele Mainetti che conferma la bravuta di questo regista italiano noto al pubblico per il suo Jeeg Robot. Mainetti incanta il pubblico di Venezia 78 e porta la magia in un festival che sembrava voler raccontare solo la crudezza della realtà ma il bello del cinema è che permette di abbellirla quella realtà e renderla sognante, toccante e magica. Freaks Out racconta il nazismo con un occhio nuovo e insegna il rispetto dell'individualità di ognuno mostrando come l'essere dei freaks, in realtà, è una grande dote da valorizzare e non sminuire. Divertente, emotivo e profondo, questo film è senza dubbio uno dei prodotti migliori del festival che tutti, ma proprio tutti, non dovrebbero lasciarsi scappare. 

Ariaferma 

Ariaferma è la sorpresa di Venezia 78. Un film fuori concorso con la regia di Leonardo di Costanzo e un sorpendente Toni Servillo che si mostra in una veste drammatica a cui non siamo del tutto abituati. Un ritratto di una realtà poco considerata, quella di un carcere di provincia abbandonato a se stesso e alle poche guardie giurate che devono gestire 12 uomini finiti dietro le sbarre per i crimini più disparati. Ariaferma è un'intensa e profonda indagine emotiva che mostra il confine sottile tra i buoni e i cattivi e, senza accadimenti particolari o inutili colpi di scena, regala allo spettatore due ore di umanità persa e poi ritrovata con un realismo che stupisce ed emoziona. 

I peggiori film italiani di Venezia 78

Il buco

Tanto chiacchierato e, senza dubbio, il film più irriverente di questa Mostra perché scardina gli ideali della cinematografia degli ultimi anni, Il Buco è il nuovo film di Michelangelo Frammartino che azzarda la realizzazione di una pellicola muta in cui non succede praticamente nulla.  Senza trama, senza personaggi e senza battute questo film mostra il lavoro di un gruppo di speleologi che scendono in una grotta sotterranea per vedere quant'è profondo questo buco della terra. Paesaggi, silenzi, paesaggi e ancora silenzi, Il Buco è un film difficilissimo da seguire e faticoso da apprezzare che spinge lo spettatore a non vedere l'ora che la prioezione finisca anche se le intenzioni dietro la sua realizzazione sono sicuramente lodevoli. 

La Scuola Cattolica 

Altra grande delusione della Mostra del Cinema di Venezia è La Scuola Cattolicail lungometraggio di Stefano Mordini che racconta a modo suo la strage del Circeo e lo stupro di due ragazze da parte di un gruppo di privilegiati studenti della "scuola cattolica" della Roma bene. Potenzialmente interessante, il film cade in un semplicismo che non trova apprezzamento in un pubblico che si aspetta una maggiore analisi della psicologia dei personaggi, una migliore descrizione dei fatti e delle interazioni tra i protagonisti della storia e un più scorrevole montaggio delle immagini. 

America Latina

America Latina è l'ultimo tra i peggiori film italiani di Venezia 78. Nonostante una fotografia ben studiata e una buona interpretazione di Elio Germano, questo film dei fratelli D'Innocenzo non convince e risulta essere eccessivamente cupo e angosciante. America Latina è uno di quei film che si vedono una volta, ci si pente di aver visto e si spera di non vedere più e, molto probabilmente, accadrà così. 

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