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Venerdì, 19 Aprile 2024
Film al Cinema

Notte Fantasma: con Edoardo Pesce un noir criptico che si lascia scoprire

Arriva nelle sale dal 17 novembre

Fin dall’alba dei tempi la notte è sia affascinante che spaventosa. Quel momento della giornata che sembra diviso tra chi mette in pausa la frenesia del giorno e si riposa e chi invece trova l’energia e la vita durante le ore più buie. Proprio per questo, per il suo silenzio e per l’assenza di testimoni sembra quasi legittimo che vi trovino spazio coloro a cui il giorno sta troppo stretto e che sanno di poter essere liberi durante la notte come non lo sono mai stati. Nella sua manciata di ore e nel suo silenzio c’è una parte di vita che continua a scorrere e quindi tutto può accadere.

È un po’ quello che vuole provare a raccontare il giovane regista Fulvio Risuleo che ambienta il suo terzo lungometraggio - Notte Fantasma - nella notte romana, luogo in cui tutto può succedere. Roma diventa quindi non solo luogo di accoglienza della storia ma anche testimone della nascita di una strana e poco convenzionale amicizia. I protagonisti sono solo due interpretati rispettivamente da Yotin Clanvenzani e Edoardo Pesce, le cui strade si incontrano in una maniera decisamente inusuale che può assumere solo dei contorni ancora più particolari. 

Incontro casuale - Notte Fantasma recensione 

In una notte romana Tarek - un ragazzo di diciassette anni e mezzo - è in attesa del tram per raggiungere i suoi amici. Passano i minuti ma del tram non c’è traccia e Tarek decide quindi di andare a piedi; lungo il tragitto però i suoi amici gli chiedono se può fermarsi a comprare del fumo. Il ragazzo non vorrebbe ma si fa convincere e investendo gli unici soldi che ha in quella settimana compra la droga e se ne va. Si accorge però di essere seguito da una macchina guidata da un uomo. Questo si ferma e Tarek scopre che è un agente di polizia; alla sua richiesta di salire in macchina il ragazzo scappa ma il poliziotto lo ferma e lo arresta. 

Avrà quindi inizio per i due un lunga avventura che li vede protagonisti nella notte di Roma. Si recano in un’osteria e addirittura in un cimitero, cosa che lascia Tarek abbastanza sconvolto: perché l’uomo si comporta così? Che cosa vuole davvero da lui? Prima credeva di essere in stato d’arresto e invece no. Lo stesso poliziotto non è ben chiaro con le sue idee e sembra sempre sul piede di guerra, quasi cercasse un pretesto per vivere una finestra di euforia nella notte. La cosa permette quindi a Tarek di vivere una nottata folle, decisamente fuori dal comune tanto da chiedersi se sia davvero esistita. Non vi sveliamo altro, qui sotto il trailer del film. 

 

Il mistero e il fascino della notte - Notte fantasma recensione 

L’azione del film si innesca nell’incontro tra Tarek e il poliziotto in una strada buia e solitaria nella notte romana. I due non hanno nulla in comune, non potrebbero essere più diversi di così. Il regista ammette di aver immaginato una conversazione tra un poliziotto e un ragazzo in cui il primo abusa del proprio potere per spingere l’altro a fare qualcosa che non vuole. È così che si imposta tutta la narrazione, perché per via del potere che il poliziotto detiene, Tarek rimane con lui tutta la notte. Un aspetto che fa riflettere sul potere delle forze dell’ordine e del senso di timore che un comune cittadino ha nei confronti delle istituzioni. È interessante però vedere che il ragazzo spesso non sottosta a questo abuso ma alza la testa e fa valere il suo punto di vista. Ciò che funziona benissimo e permette al film di tenere salda l’attenzione dello spettatore, è la tensione che si crea in queste interazioni tra di loro. Tarek non sa se si trova in un gioco o sta rischiando davvero cosa che costruisce una costante tensione per la maggior parte del film, aiutata anche da dialoghi semplici ma d’effetto veicolati dalla buona performance di Edoardo Pesce. 

Un’interpretazione che invece si può dare all’incontro  tra i due e alla conseguente “amicizia” che ne nasce, è l’unire insieme due persone che sono ai margini della società. Tarek è figlio di immigrati egiziani - anche se perfettamente integrato - porta con se lo stigma di questa condizione che la società gli fa pesare; allo stesso tempo il poliziotto - di cui si scopre il nome solo in seguito - è uno dei classici agenti poco convenzionali che cerca di far rispettare le regole a modo proprio e con i suoi metodi poco ortodossi. Nella complicità della notte quindi i due si trovano e si crea questo legame che evolve e assume contorni diversi. Al tutto contribuisce anche la regia che accompagna i protagonisti dall’interno della macchina e attraverso le strade quasi fantasma di Roma; tanti primi piani e sovrapposizioni tra la strada e i visi dei protagonisti. Si aggiunge a questo una colonna sonora tipica del genere noir che aiuta nell’amplificare la tensione che si vuole veicolare. Notte fantasma è quindi una visione indubbiamente interessante e criptica, non facile forse da inquadrare ma che riesce innegabilmente ad affascinare con i suoi non detti. 

Voto: 6

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