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Giovedì, 25 Aprile 2024
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What's Love? Il matrimonio combinato ai tempi delle app di incontri

Arriva nei cinema italiani una nuova commedia d’amore, spiritosa ed emozionante, celebrazione di un sentimento che tutti conoscono, seppur da diverse prospettive

What’s Love Got to Do With It, diretto dal regista pakistano Shekhar Kapur e con protagonista l’attrice inglese Lily James è in sala dal 16 marzo. I produttori dei alcuni dei classici della commedia romantica come Love Actually eIl Diario di Bridget Jones portano nelle sale una nuova e bizzarra commedia sull’amore dal titolo What’s love?, cos’è l’amore, diretta da Shekhar Kapur (Elizabeth del 1998, Le quattro piume del 2002, New York I love you del 2008) e con protagonisti la candidata ai Golden Globe Lily James (Pam & Tommy, Cenerentola) nel ruolo di Zoe e Shazad Latif (Star Trek: Discovery, L'uomo sul treno) nei panni di Kazim. Insieme a loro nel cast compare l'attrice Premio Oscar Emma Thompson, nel ruolo della madre di Zoe. Il film, presentato all’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma ha ricevuto il Premio Ugo Tognazzi per la Miglior Commedia, consegnato dal regista da Carlo Verdone.

La trama

Due amici d’infanzia alla soglia dei trent’anni si ritrovano a fare i conti con le tradizioni culturali d’origine, anche e soprattutto in tema di amore. Zoe (Lily James) è una regista di documentari alle prese con l’eccentrica madre Cath (Emma Thompson) e con gli appuntamenti online mentre il suo vicino di casa Kazim (Shazad Latif), detto Kaz, è un medico rassegnato in amore che spinto dai genitori accetta un matrimonio combinato. Zoe decide così di seguirlo per filmare lo speranzoso viaggio del suo amico da Londra a Lahore, in Pakistan, per sposare una sconosciuta e inizia a chiedersi se anche lei potrebbe avere qualcosa da imparare da una prospettiva così diversa sul tema dell’amore.

L'amore a confronto tra antico e moderno, tra oriente e occidente

Kapur ha scelto un film molto diverso e lontano da ciò con cui si era fatto conoscere per tornare dietro alla macchina da presa dopo tanti anni di fermo; se ci aveva abituati allo sfarzo e l’imponenza di grandi opere in costume, è con una pura e semplice commedia romantica, una rom com, che si ripresenta al grande pubblico. Una commedia dal forte stile british, con una buona dose di ironia e soprattutto nella prima parte, un susseguirsi quasi continuo di battute che vanno a segno strizzando l’occhio al politicamente corretto senza restarne però imprigionata. Strappano un sorriso i rimandi più o meno espliciti alla storia della commedia romantica per eccellenza, da Harry ti presento Sally (1989), a Il matrimonio del mio migliore amico con Julia Roberts (1997), passando per Il mio grosso grasso matrimonio greco (2002). What’s love? è
una pellicola che non pretende di stravolgere il genere, nonostante dalle premesse della trama potrebbe quasi osare di farlo. Un confronto tra generazioni, tra culture, tra tradizioni, tra diverse prospettive circa la vita, la carriera ma soprattutto l’amore. Questo film avrebbe tutte le carte in regola per giocare con i modelli del genere romantico stupendo lo spettatore con scelte audaci e particolari, e a tratti ci prova, ma alla fine preferisce rimanere al sicuro volgendo al termine rientrando in tutti i canoni classici del genere. Ognuno nel cast riesce a caratterizzare bene il proprio personaggio, a partire dalla Thompson che sembra aver trovato ormai la sua comfort zone in questo stile di personaggi esuberanti e sopra le righe, bene anche Lily James che ha smesso i panni della principessa dei suoi esordi (Downton Abbey e Cenerentola). L’unico che forse non spicca particolarmente è proprio il protagonista maschile, Shazad Latif, che forse appare un po’ “sovrastato” da tutti i personaggi femminili che lo circondano. Kapur fa un lavoro buono, ma non eccelso nel dirigere questo film, la cui meccanica di base prova a porre a confronto la pratica (forse) antiquata del matrimonio combinato, o assistito come sottolineato nel film, all’uso contemporaneo che i giovani fanno oggi delle app di incontro online. Se nel primo caso si affida la ricerca dell’anima gemella ai propri genitori, coloro che dovrebbero conoscerci meglio di chiunque altro, nel secondo caso si affida il tutto a degli algoritmi che dovrebbero calcolare e individuare la persona giusta per noi. Quanto c’è di simile e quanto di diverso?

La pellicola fallisce proprio in questo, espone le diverse questioni attraverso le vite e le scelte dei personaggi senza mai effettivamente concludere con un messaggio o una morale, senza prendere una posizione sulla questione. Zoe è una ragazza a cavallo dei trent’anni che nasconde dietro all’armatura tipica dei tempi moderni di donna forte e indipendente, dedita unicamente alla carriera, il puro e semplice desiderio di trovare l’uomo giusto e con esso, l’amore. E alla fine la storia le dà quello che cerca, seguendo il più semplice e classico dei cliché. Se questa sia una cosa positiva o meno è difficile da dire, nell’ottica di una pellicola romantica il film compie il suo lavoro, ma perde forse l’occasione di creare una piccola rivoluzione.

VOTO 8

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