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Giovedì, 28 Marzo 2024
Migliori serie Netflix

Le serie Netflix più sottovalutate di sempre (ma che vale la pena recuperare)

I titoli più snobbati dalla piattaforma di streaming ma con un grandissimo potenziale da recuperare al più presto

Chi lo dice che le serie tv più belle sono quelle più popolari? Quelle di cui tutti parlano e che tutti sembrano aver visto? Molto spesso, i veri gioiellini delle piattaforme di streaming, si nascondono dietro i titoli più chiacchierati, debuttano senza fare troppo clamore e, purtroppo, restano sconosciuti dal pubblico. Ma se siete alla ricerca di serie molto interessanti ma snobbate e poco pubblicizzate da Netflix, questo articolo è per voi perché vi proponiamo tre titoli tra i più sottovalutati, ma meritevoli, da recuperare al più presto sulla piattaforma di streaming.

Le serie semi-sconosciute da recuperare al più presto su Netflix 

Omniscient

Molti di voi non ne avranno mai sentito parlare ma Omniscent è una vera e propria perla di Netflix e uno dei migliori titoli di genere distopico proposti dalla piattaforma di streaming negli ultimi anni. Questa serie brasiliana, senza dubbio tra i titoli più snobbati (ma più interessanti) di Netflix è una delle serie più ben fatte degli ultimi anni in grado di raccontare una storia originalissima e tenere incollati allo schermo dall'inizio alla fine. Di cosa parla Omniscent? La storia è ambientata in un futuro prossimo in una città dove ogni abitante è seguito 24 ore al giorno da un drone minuscolo, quasi invisibile, collegato a un supercomputer. Gli esseri umani non hanno accesso ai dati raccolti in questo modo. La delinquenza è praticamente scomparsa, visto che i criminali hanno la certezza di essere catturati. Il Sistema Omniscient sembra infallibile, fino a quando Nina, una giovane donna, non scopre un omicidio sfuggito all'elaboratore. Toccherà a lei scoprire cosa si nasconde dietro a tutto questo. Da recuperare assolutamente.

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Benvenuti a Eden

Passiamo poi a un'altra serie che non ha ottenuto il successo che, in realtà, meritava. Si tratta di una serie spagnola, Benvenuti a Eden, che, con una storia molto particolare, spinge il pubblico a far riflettere sul concetto di felicità. La serie inizia da una semplice domanda: "Sei felice?". È questo il quesito esistenziale che muove la macchina di Benvenuti a Eden, una serie che raccontare come funziona la mente umana quando è in una condizione di fragilità e quanto si può essere manipolabili se presi in un momento della vita di infelicità e insoddisfazione. La promessa? Il sentirsi a casa, protetti e amati, in poche parole vivere nell'Eden. Ma cosa si nasconde dietro all'apparente perfezione? Una macchina infernale che recluta giovani "persi e rotti dentro" per creare una setta isolata dal mondo dove tutti devono obbedire alle regole di un'unica persona. 

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La recensione di Benvenuti a Eden

Quella notte infinita

E, infine, c'è un'altro titolo Netflix che non ha avuto il successo meritato ed è una serie spagnola, Quella notte infinita che ripropone il format, ormai replicatissimo, della vita in carcere ma è in grado di applicarvi un punto di visa e approccio innovativi. Quella notte infinita si svolge il 24 dicembre: un gruppo di uomini armati circonda il carcere di Monte Baruca e interrompe le comunicazioni con l'esterno. L'obiettivo: catturare un pericoloso serial killer di nome Simón Lago (Luis Callejo). Se le guardie lo consegnano, l'attacco si concluderà in pochi minuti. Ma il direttore del carcere Hugo (Alberto Ammann) si rifiuta di obbedire e si prepara a resistere. Questa serie ha un'unica location e un unico momento in cui si svolge, una notte, la vigilia di Natale. Il resto? A voi scoprirlo. 

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La recensione di Quella notte infinita 

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