David di Donatello, Alessandro Borghi miglior attore: “Questo premio è di Stefano Cucchi”
Commosso ed emozionato per il prestigioso riconoscimento, l'attore romano ha voluto dedicarlo a Stefano Cucchi e "a tutti gli esseri umani che devono essere considerati tali a prescindere da tutto”
La 64esima edizione dei David di Donatello ha decretato il trionfo del film di Matteo Garrone ‘Dogman’ che ha conquistato bel nove statuette, ma anche la consacrazione di Alessandro Borghi come miglior attore protagonista.
La magistrale interpretazione di Stefano Cucchi nel film diretto da Alessio Cremonini ‘Sulla mia pelle’ è valsa all’attore romano la meritata vittoria del suo primo David che, stretto tra le mani, è stato dedicato al giovane ragazzo morto all'ospedale Sandro Pertini di Roma il 22 ottobre 2009.
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David di Donatello 2019, il discorso di Alessandro Borghi
Visibilmente emozionato per la vittoria, Alessandro Borghi è salito sul palco per ricevere il premio, lasciando che le sue parole commosse esprimessero tutta la gratitudine per un riconoscimento così importante.
“Vorrei ringraziare la famiglia Cucchi per essersi fidata di me e le persone che mi sono state vicine durante la lavorazione di questo film che non è stato facile affrontare, ne hanno pagato le conseguenze loro“, ha esordito Borghi.
“Questo premio è di Stefano Cucchi e voglio dedicarlo a tutti gli esseri umani che devono essere considerati tali a prescindere da tutto”, ha aggiunto il 32enne romano, sommerso dagli applausi del pubblico presente e dagli utenti che, sui social, hanno avuto per lui parole di stima e di grande approvazione.
Te lo sei meritato Ale.
— Deb?? (@OfTommo) 27 marzo 2019
Per te e per Stefano ?#David2019 pic.twitter.com/FtCqZhyYA6
Alessandro Borghi con la sua smisurata bravura ha riportato una storia che molti sembravano aver dimenticato, con la recitazione è riuscito a far sentire ad ognuno di noi quel dolore che ha provato Stefano e la sua famiglia e ci ha fatto riflettere, tanto. Meritato?? #David2019
— RAGAZZA (@vivomortoX_) 27 marzo 2019
Una telecamera fissa solamente su Borghi e Marinelli così possiamo apprezzare l'arte.#David2019
— ??????? ? (@yleniaindenial) 27 marzo 2019
Cremonini ha ridotto all’osso la grammatica visiva del racconto, narrando con forza la discesa all'inferno di Stefano. Borghi gli ha prestato un corpo nuovo, per farlo urlare nuovamente. Per farci urlare adesso, tutti insieme. Questo è il cinema che vogliamo sempre #David2019 pic.twitter.com/ea2F9Q9wms
— Corinne C. (@CorinneCorci) 27 marzo 2019