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Giovedì, 25 Aprile 2024

Claudio Pizzigallo

Giornalista

"Only murders in the building" su Disney+ è la serie tv più geniale dell'anno

Martedì 19 ottobre su Star, la sezione per adulti di Disney+, sono usciti gli episodi 9 e 10, ovvero il finale di stagione, di Only Murders in the Building, la serie tv che mischia commedia e giallo con Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez.

In questa recensione spiegheremo perchè a nostro avviso OMITB è una della serie tv più brillanti e geniali di quest'anno e forse anche in assoluto, e faremo anche ipotesi sulla stagione 2, quindi attenzione agli spoiler. Ma prima, riassumiamo brevemente la trama di questa serie senza svelare niente che possa rovinarne la visione.

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Only murders in the building, di cosa parla la serie

Ci troviamo all'Arconia, lussuoso condominio dell'Upper West Side a Manhattan, New York (il nome del palazzo ricorda The Arcadian caro a Ted Mosby in How I met your mother). Un giorno nell'edificio scatta l'allarme anti incendio e tutti i residenti escono dalle loro case. Tutti tranne il giovane Tim Kono, che poco dopo viene ritrovato morto nel suo appartamento.

Nel palazzo vivono Chales-Hadan Savage (Martin), ex star di una serie tv degli anni '90 in cui interpretava il detective Brazzos; Oliver Putnam (Short), regista teatrale in disgrazia dopo una serie di flop; e Mabel Mora (Gomez), che soggiorna nell'appartamento da restaurare della zia. I tre hanno una passione in comune, i podcast che parlano di omicidi e gialli, ed è quindi logico che la morte nel loro palazzo ne stuzzichi la fantasia. 

Secondo la polizia, Tim Kono si è suicidato con un colpo di pistola, ma i tre non credono a questa versione e iniziano a indagare per conto proprio, raccontando scoperte e ipotesi nel podcast a cui danno vita e che si chiama appunto Only murders in the building. Non c'è bisogno di anticipare altro (anche per non spoilerare), ma può essere utile guardare su YouTube il trailer ufficiale della serie.

I motivi per non perdersi Only murders in the building

Il motivo fondamentale per vedere Only Murders in the Building è che è una serie geniale sotto ogni punto di vista. Innanzitutto nel suo genere, che come detto unisce i toni e le battute da commedia con le atmosfere da crime drama, insomma da giallo vecchio stile.

Passiamo poi al cosiddetto "espediente narrativo", cioè al modo e al pretesto per raccontare la storia al pubblico, ovvero un podcast: in questo modo, ogni spiegazione dei personaggi è funzionale alla narrazione rivolta agli ascoltatori del podcast stesso. 

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Al di là di questi due aspetti diciamo "preparatori" per costruire la storia, e al di là anche di una recitazione assolutamente coinvolgente dei tre protagonisti (Steve Martin su tutti, visto che è anche il creatore della serie insieme a John Hoffman), c'è poi un insieme di trovate che definire brillanti è riduttivo.

In OMITB si ride parecchio, le puntate da mezz'ora l'una hanno sempre un ritmo incalzante ma non ansiogeno, ma per capire quanto è geniale questa serie bisogna semplicemente guardarla. Oppure leggere gli spoiler di cui parliamo da qui in avanti. E magari rileggere quello che avevamo notato sulla coincidenza impossibile tra questa serie e Y: The last man.

Le genialate di Only Murders in the building (spoiler alert!)

Pariamo con un piccolo spoiler, e cioè l'idea di farci conoscere i personaggi della storia, quelli primari e quelli secondari, affidando loro il racconto degli episodi che li riguardano più da vicino. Scopriamo così il punto di vista dei tre e i loro trascorsi, ma anche quelli di Tim, Jan e Theo Dimas.

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A proposito di Theo, il figlio sordo di Teddy, bisogna riconoscere una cosa innegabile: l'episodio 7, intitolato "The boy of 6B", è la trovata più semplicemente geniale che si vede in una serie tv dai tempi della puntata tutta in rima della già citata How I met your mother. Trenta minuti senza una parola, ma in cui la trama fa un balzo in avanti incredibile: ci immaginiamo centinaia di sceneggiatori mangiarsi le mani urlando "come ho fatto a non averci pensato io?".

Un altro tocco di gran classe di questa serie è poi la presenza di Sting, inquilino dell'Arconia e tra i primi sospettati dell'omicidio: coinvolgere come guest star uno dei cantautori più famosi del mondo, nella parte di sé stesso, è stata un'idea perfetta, una ciliegina su una torta già squisita. E ora, parliamo del finale della serie.  

La spiegazione del finale di Only murders in the building (SUPER SPOILER!)

Arriviamo quindi al finale della serie. Il colpevole è stato trovato, i Dimas sono stati arrestati per l'omicidio di Zoe per il quale è stato dieci anni in galera il povero Oscar (meglio noto come "the tie dye guy" ovvero il tizio con la maglia colorata con tintura a riserva, tie dye in inglese), Charles e Oliver sono finalmente in pace, Mabel ha ritrovato l'amore del suo amico di adolescenza...

A quel punto, i più attenti avranno pensato: sì ma allora la scena iniziale della serie, quella con Charles e Oliver che corrono da Mabel e la trovano insanguinata vicina a un cadavere mentre dice "non è come pensate"? 

Ed eccoci qui, nella scena finale della stagione torniamo a quel momento, e andiamo anche un pochino oltre, con i tre che, dopo l'irruzione della polizia che li trova intorno al cadavere della scorbutica amministratrice Bunny, escono dal palazzo ammanettati e arrestati sotto lo sguardo della loro amica-complice, la detective Williams. Che significa tutto ciò?

Ci sarà la stagione 2 di OMITB? Che cosa succederà?

Significa che la seconda stagione di Only Murders in the Building era nei piani fin dall'inizio. Infatti, il rinnovo della serie era stato comunicato ufficialmente da Disney già a metà settembre. La notizia poteva sembrare o uno spoiler (del tipo "ma quindi il caso non viene risolto in questa stagione?") oppure una scelta forzata, perché ci si sarebbe potuti chiedere che senso ha proseguire una storia che è già chiusa e finita con la soluzione del mistero. 

E invece ecco l'ennesimo colpo di genio: il caso Tim Kono è stato apparentemente risolto, anche se a Mabel non torna qualcosa, e proprio lei viene "investita" dal cadavere di Bunny che le crolla addosso quando lei apre la porta di casa con in mano un ferro per l'uncinetto. 

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Dunque, in Only murders in the building 2 qualcuno dovrà indagare su questo nuovo caso. Se i tre protagonisti saranno in galera, il compito potrebbe toccare a Cinda Canning, la creatrice del famoso podcast true crime a cui si sono rivolti per consigli Oliver, Mabel e Charles: la si intravvede nell'ultima scena, quando si appropria della battuta dell'assistente che dice che adesso la storia sarà "only murderers in the building", cioè assassini, killer, e non casi di persone uccise (murders).

Oppure, a investigare potrebbero essere i super fan del podcast, che si vedono togliersi il cappello davanti ai loro idoli che sfilano in manette. Hanno già dimostrato di sapere il fatto loro, in tema di crimini, e potrebbero essere determinanti. Magari con l'aiuto di Sazz Pataki, la controfigura femminile di Brazzos (interpretata da Jane Lynch di Glee), che ha dato prova di grande sagacia e intuito nel penultimo episodio. 

Difficilmente, a nostro avviso, il podcast sarà portato avanti dai tre autori originari, a meno che non vengano subito scagionati dalla detective Williams, che nella prossima stagione potrebbe avere un ruolo di maggiore rilevanza nell'economia della storia. La nostra speranza, in tutto ciò, è che la seconda stagione, che probabilmente uscirà nel 2022, sia all'altezza della prima, per quanto difficile sia. 

Voto: 9

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