La storia di D.B. Cooper, il dirottatore che svanì nel nulla, arriva su Netflix
Trama e data di uscita del nuovo titolo della piattaforma di streaming su uno dei misteri più incredibili del '900
Su Netflix sta per arrivare una serie che riaccende i riflettori su uno dei fatti di cronaca più misteriosi del '900, il dirottamento del volo della Northwest Airlines, nel novembre 1971, da parte di un individuo, D.B. Cooper, sparito nel nulla con 200mila dollari e mai trovato. Una storia che ha dell'incredibile ma che ha riempito le pagine dei giornali all'epoca diventando un caso irrisolto parte della cultura di massa. Questa storia, infatti, compare in film, romanzi e serie TV come Renegade, Breaking Bad e Better Call Saul, e addirittura in Prison Break Cooper è un personaggio della storia. Oggi, Netflix, torna su questo mistero e lo fa in chiave documentaristica in una docuserie di quattro episodi che ricompone le tappe principali della vicenda e aggiunge dettagli preziosi su uno dei casi più difficili degli ultimi 50 anni. Ma entriamo più nel dettaglio per capire cosa dobbiamo aspettarci da questa serie e rispolverare la memoria sul caso, prima della visione.
Di cosa parla D.B. Cooper
La serie segue la ricerca lunga 50 anni per scoprire il misterioso individuo che ha dirottato un volo della Northwest Airlines nel novembre 1971, svanendo nel nulla con 200.000 dollari. Cinque decenni. Pochi indizi. Troppe persone sospettate. L'identità del dirottatore D.B. Cooper rimane uno dei più grandi misteri del '900.
Le dinamiche del dirottamenteo aereo più misterioso di sempre
Il caso D.B. Cooper inizia con un uomo, di 45 anni, Dan Cooper che dopo aver acquistato un biglietto per il volo Portland-Seattle, sale a bordo del velivolo, sedendosi in fondo. Un normale passeggero, apparentemente, che, a un certo punto, chiama un'assistente di volo porgendole un biglietto. Il messaggio lascia senza parole: c'è una bomba nella sua valigetta e verrà innescata se la donna non farà quello che vuole. Qual è la richiesta? 200mila dollari in contanti di piccolo taglio, non segnate, quattro paracadute e un'autobotte all'aeroporto di Seattle per rifornire l'aereo. L'equipaggio contatta la torre di controllo immediatamente mentre i passeggeri restano all'oscuro di tutto e l'aereo, sorvolerà l'aeroporto di Seattle per circa due ore in attesa di istruzioni precise. Atterrati a Seattle, Cooper, che fino ad allora era rimasto tranquillo, chiede che vengano spente le luci per non essere individuato dai cecchini, fa scendere tutti i 36 passeggeri dell'aereo, trattenendo i piloti e un paio di assistenti di volo. Riceverà quanto chiesto e sceglierà di prendere, oltre ai soldi, solo i paracadute civili e non i militari. L'aereo, poi, ripartirà, seguendo le isctruzioni dell'uomo per andare a Città del Messico alla minima velocità possibile e con il portellone posteriore aperto. Cooper continuerà a parlare con i piloti concedendogli di fermarsi a Reno per il rifornimento. A un certo punto Cooper manda gli assistenti di volo in cabina di pilotaggio chiudendo tutti dentro e poco dopo si accenderà la spia dell'apertura del portellone posteriore. Cooper continua a parlare attraverso l'interfono finché, atterrato il Boeing a Reno, Cooper non viene più trovato a bordo. Resterà solo la sua cravatta, il fermacravatta e i mozziconi di sigaretta. Anche due paracadute verranno lasciati sull'aereo. Le impronte non sono riconducibili a nessuno.
Quando esce D.B. Cooper su Netflix
D.B. Cooper debutterà sul catalogo della piattaforma di streaming il 13 luglio in tutti i Paesi in cui è attivo il servizio.