Le cose da sapere sulla serie tv Netflix "Gli Irregolari di Baker Street" e l'universo di Sherlock Holmes
La recensione della serie che torna nella Londra del più famoso investigatore privato della letteratura
Venerdì 26 marzo su Netflix è uscita la nuova serie tv originale Gli Irregolari di Baker Street (titolo originale The Irregulars), ennesima trasposizione su schermo dell'universo letterario creato a fine Ottocento da sir Arthur Conan Doyle.
Se nei romanzi e racconti dello scrittore britannico, considerato uno dei padri della letteratura gialla e fantastica al pari di Edgar Allan Poe, i protagonisti sono il detective Sherlock Holmes e il suo "fido aiutante", il dottor John Watson, in Gli Irregolari di Baker Street i personaggi principali sono un gruppo di ragazzini di strada assoldati da Watson come aiutanti in indagini decisamente particolari.
Dai romanzi agli anime, le cose da sapere sul personaggio di Lupin prima di vedere la serie Netflix
Prima di vedere Gli Irregolari di Baker Street può quindi essere utile un ripasso dell'universo di Sherlock Holmes, ma anche chiarire subito cosa c'è di "vero" (o meglio, di autentico) e cosa è stato inventato ex novo dagli autori della serie, che solo in parte è fedele ai personaggi e alle storie descritte da Conan Doyle.
Chi sono gli Irregolari di Baker Street? I precedenti, dalla letteratura alla guerra
Iniziamo da loro, i 4+1 (il perché del +1 lo vedremo dopo) ragazzi di strada protagonisti della nuova serie tv Netflix. Gli Irregolari non sono un'invenzione dello showrunner Tom Bidwell, perché esistevano già negli scritti di Arthur Conan Doyle.
Erano coloro che "andavano dapperutto" e "sentivano ogni cosa" per conto di Holmes, che li pagava uno scellino a testa al giorno (circa 6 sterline o 8 euro attuali). Sono presenti nel primo romanzo su Holmes, Uno studio in rosso, e anche in Il segno dei quattro.
Nonostante siano personaggi tutto sommato minori, già prima di questa serie Netflix gli Irregulars di Baker Street 221B (che poi è l'indirizzo della casa dove vivono Holmes e Watson) sono stati protagonisti di diverse trasposizioni.
Tra i precedenti, un telefilm della BBC del 1983 intitolato The Baker Street Boys; il film del 1988 Senza indizio (in cui lavorano in segreto per Watson - Ben Kingsley, mentre Sherlock - Michael Caine è solo un impostore); una serie animata di fantascienza chiamata Sherlock Holmes in the 22nd Century; il riadattamento moderno americano Elementary; e ancora videogames, giochi da tavolo, radio drammi e scritti di altri autori ispirati a Conan Doyle.
Inoltre, "The Baker Street Irregulars" era anche il nome di un circolo letterario fondato nel 1934 da Christopher Morley, mentre l'organizzazione segreta britannica "Special Operations Executive", istituita da Winston Churchill durante la seconda guerra mondiale, era soprannominata "The Baker Street Irregulars" perché il quartier generale si trovava proprio nella via di Londra dove Conan Doyle ha "sistemato" i suoi personaggi.
Differenze e analogie con i romanzi su Sherlock Holmes
Tuttavia, bisogna precisare che gli Irregolari di Conan Doyle e delle altre trasposizioni non hanno molto a che vedere con i cinque ragazzi protagonisti della nuova serie tv Netflix. Negli scritti originari, infatti, il gruppo di giovani vagabondi era capeggiato da un ragazzo di nome Wiggins, e gli altri non erano citati per nome.
Nella serie tv appena uscita, invece, i loro nomi sono: Beatrice, Jessica (sorella di Bea), Spike, Billy e il +1 cui abbiamo accennato prima, ovvero il principe Leopold, che scappa dalla corte reale e dai suoi guardiani per partecipare alle indagini dei suoi amici: a proposito, il vero Leopold, ottavo figlio della regina Vittoria e del principe Alberto, nella realtà storica era davvero malato di emofilia e morì giovanissimo, a soli 30 anni, il 28 marzo 1884.
La composizione della banda di piccoli investigatori non rappresenta l'unica discrepanza con la storia e i personaggi di Conan Doyle. Al di là della differenza più evidente, e cioè le indagini esoteriche a cui si dedicano i personaggi della serie, ci sono piccole ma sostanziali divergenze: senza spoilerare troppo, possiamo dire che nei romanzi di Conan Doyle l'investigatore privato Sherlock Holmes era dedito all'uso di cocaina soprattutto per via endovenosa, più che di oppio.
Le differenze e le analogie tra il film "Il primo re" e la serie tv "Romulus"
Inoltre, anche il rapporto tra Sherlock e John è diverso rispetto a quello descritto dal suo autore originario. Anche in questo caso, per non rovinare la visione della serie a chi deve ancora iniziarla, ci limitiamo a linkare un'analisi di qualche anno fa sulla loro relazione.
Ci sono invece tre particolari che possono incuriosire gli spettatori di Gli Irregolari di Baker Street e che corrispondono alla narrazione originale. Il primo riguarda Mycroft Holmes, fratello maggiore di Sherlock presente nei racconti L'avventura dell'interprete greco, L'ultima avventura, La casa vuota e L'avventura dei progetti Bruce–Partington: Doyle, tuttavia, descrive Mycroft come un personaggio persino più geniale del fratello ma irrimediabilmente pigro, caratteristiche ben diverse dal Mycroft della serie Netflix.
Il secondo piccolo dettaglio (con piccolo spoiler annesso) riguarda invece una battuta di Sherlock, che nel raccontare la sua vita cita un personaggio chiave della sua prima indagine al fianco di Watson, ovvero Jefferson Hope, che in effetti è uno dei protagonisti di Uno studio in rosso.
Infine, l'investigatore Lestrade di Scotland Yard è un personaggio presente nella letteratura holmesiana, proprio a partire dal primo romanzo citato poc'anzi.
Consiglio: su Netflix da vedere anche "Enola Holmes" con 11 di Stranger Things
A proposito di Mycroft Holmes, un consiglio per chi ama i personaggi di Conan Doyle è di vedere, prima o dopo The Irregulars poco imposta, il film del 2020 Enola Holmes, in cui la protagonista è la sorella minore di Mycroft e Sherlock alle prese a sua volta con la ricerca della madre scomparsa.
Anche Enola Holmes è una produzione originale del catalogo di Netflix, e la protagonista è interpretata da Millie Bobby Brown, che il pubblico di Netflix in tutto il mondo conosce per il suo ruolo di Eleven / Undici in Stranger Things.
Il trailer de "Gli Irregolari di Baker Street"
Prima di addentrarci in commenti potenzialmente spoiler della serie, vi proponiamo il trailer ufficiale della serie The Irregulars (dopo il video iniziano i particolari che forse non bisogna leggere prima di vedere la serie tv, siete avvertiti).
Curiosità (spoiler): la questione del labirinto e del senso di marcia
Nell'ultima puntata, Sherlock Holmes dà prova del suo celebre intuito mettendo temporaneamente in trappola il "diavolo" (che in inglese viene chiamato The Linen Man) arrivato ad aprire il varco e ad acquisire nuovi poteri.
Quando l'uomo vestito di bianco si trova chiuso in una cella, Sherlock gli spiega che lo ha condotto fin là contando sul fatto che, essendo della Louisiana, scappando avrebbe svoltato a destra, come fanno coloro che non vivono in Gran Bretagna, che invece girano a sinistra. "Credo dipenda dal lato della strada in cui circolano i nostri mezzi" dice Holmes.
In realtà, a fine Ottocento i sensi di marcia nel traffico non erano ancora così ben definiti come lo sono oggi: basti pensare che in Italia un regio decreto del 1901 dava facoltà a ogni provincia di decidere come dovevano procedere i mezzi su strada, e che solo nel 1923 fu stabilito che in tutta Italia si doveva tenere la destra. In Svezia, invece, il cambio di guida avvenne addirittura solo nel 1967.
Spoiler finale: ci sarà la seconda stagione di The Irregulars?
Eccoci dunque al finale, di questa recensione e della serie. Come sanno gli amanti delle serie tv, difficilmente un finale di stagione è così "conclusivo" e "perfetto" come quello de Gli Irregolari di Baker Street: il varco è chiuso, Alice è tornata dall'altra parte, Sherlock l'ha seguita e i "reduci" celebrano un doppio funerale.
L'unico vero importante cliffhanger riguarda il destino di Leopold, e volendo il futuro professionale di Watson senza Holmes, ma a dirla tutta ci si può benissimo accontentare del finale di questa sorprendente serie tv.
A ben vedere, c'è però un precedente che fa sperare chi vorrebbe vedere The Irregulars 2, ed è la già citata Stranger Things. Anche il finale della prima stagione di Stranger Things poteva benissimo essere la conclusione definitiva di quell'altro gruppo di ragazzi alle prese con fenomeni paranormali, ma il successo di pubblico convinse Netflix a produrre una seconda stagione. Succederà lo stesso anche con Gli Irregolari? Non ci sono ancora notizie ufficiali, ma se la serie otterrà il gradimento che merita, tutto lascia pensare che nel 2022 vedremo anche la seconda stagione di questa serie tv.
AGGIORNAMENTO 4 MAGGIO: Come riportato in prima battuta da Deadline, Netflix ha cancellato Gli Irregolari di Baker Street dagli show futuri, quindi la serie non avrà una seconda stagione. Evidentemente il finale della prima stagione era troppo chiuso per essere riaperto, nonostante il buon successo riscontrato nel pubblico di Netflix.