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Sabato, 20 Aprile 2024

Claudio Pizzigallo

Giornalista

Serie tv in streaming, siamo adulti e non vogliamo un episodio alla volta

Qualche giorno fa, la collega Marianna Ciarlante ha pubblicato su Today un editoriale dal titolo "Non è forse giunta l'ora per le serie tv di tornare a pubblicare un episodio alla volta?". Secondo Marianna, in sostanza (e sperando che perdoni l'estrema sintesi del suo pensiero), il binge watching favorito dalla pubblicazione di intere stagioni su Netflix, e (in misura nettamente minore) sulle altre grandi piattaforme streaming, ci toglie il bello dell'attesa e la possibilità di ripensare alle puntate viste, immaginandoci possibili sviluppi negli episodi successivi. 

Ebbene, con tutta la profonda ammirazione che ho per Marianna Ciarlante, non posso proprio essere d'accordo (e non posso più tacere). Anzi, approfittiamo di questo spazio per fare un appello rivolto in particolare ad Amazon Prime Video e Disney+: per favore, basta con questa tortura di un episodio a settimana!

Siamo adulti (e in larga parte vaccinati), lasciate a noi la scelta se guardare un episodio ogni tanto o se divorarci intere stagioni in un giorno solo. Per chi, come chi scrive questo pezzo, ha superato da un po' i 30 (e anche i 40) anni, gli episodi settimanali sono un doloroso ritorno al passato. 
A quando dovevamo farci bastare una o massimo due puntate per volta dei nostri telefilm preferiti, da Friends a Beverly Hills 90210, passando per Quantum Leap e tanti altri. Sì, certo, viaggiavamo con la fantasia e discutevamo su cosa sarebbe potuto succedere dopo il cliffhanger con cui ci avevano lasciati, ma era una piccola tortura anche quella. Soprattutto in un'epoca in cui potevamo contare solo sui videoregistratori per non perderci le puntate di quando eravamo a cena dagli zii o a un torneo di calcio. E se poi c'era troppa pubblicità, il rischio era che la videocassetta non bastasse, lasciandoci senza finale (sì, ci è successo davvero...). 

Per noi "diversamente giovani", l'arrivo di Netflix e delle sue stagioni complete da vedere quando volevamo ha rappresentato la realizzazione di un piccolo sogno che avevamo fin da bambini. Finalmente non dipendevamo più dalle programmazioni televisive, non dovevamo più sorbirci la pubblicità che troppo spesso veniva infilata tagliando le scene con l'accetta. E, soprattutto, finalmente eravamo noi a decidere quando, anzi meglio quanto stare davanti allo schermo. 

Una puntata, due, dieci, che importa? "Fin quando fa male, fin quando ce n'è" direbbe Ligabue. E ci siamo goduti serate infinite, creando la nostra "conca chiappe" (cit. di Homer Simpson, precisamente dalla puntata in cui casa Simpson viene occupata da un giostraio doppiato da Vittorio Sgarbi) sul divano, su cui occasionalmente ci siamo anche addormentati all'ennesimo episodio. 

Dopo aver ottenuto tutto ciò, volete farci tornare indietro? Per favore, ripensateci, soprattutto dalle parti di Prime Video e Disney+. Perché ok, lo capiamo, così si alimenta l'hype di cui siamo schiavi (cit. Willie Peyote), e ogni puntata diventa un evento da comunicare sui social, settimana dopo settimana. 

Però... però così c'è il rischio che il pubblico non si affezioni a nuove storie, che continui a seguire solo quelle che già ama, e magari abbandonando una nuova serie dopo un paio di puntate. Ed è comprensibile, mettetevi nei nostri panni: sette giorni ad aspettare, quando va bene, un'ora di show. E poi? E poi ricomincia la snervante attesa. 

Tra l'altro, riflettiamo anche su una cosa: rispetto a venti, ma forse anche a dieci anni fa, le serie tv di oggi sono mediamente molto più impegnative. Prima non era impossibile seguire la storia mentre qualcuno in casa ci parlava sopra, o anche mentre facevamo i compiti, o chiacchieravamo al telefono. 

Oggi, lo sappiamo bene, le serie tv hanno trame densissime, con meno episodi di un tempo ma molti più personaggi e dettagli da seguire: non ci si può più distrarre, e anzi per fortuna che si può tornare indietro per rivedere una scena o risentire una battuta. Ecco, in questo contesto, con un episodio alla volta ci costringete a scriverci degli appunti da qualche parte per non perdere il filo, o tornare ancora e ancora ai riassunti delle puntate su Wikipedia. 

Così, alla fine, fatichiamo tremendamente a immergerci in storie complicate, e la conseguenza è che sono sempre di più le serie tv cancellate dopo una o due stagioni per scarsità di pubblico. Facciamo un esempio? Y: The Last Man, su Disney+ è stata prodotta con un grande dispendio di risorse, è stata promossa per mesi online e offline, ed è stata cancellata perché l'hanno vista in pochi. 

A casa mia, eravamo molto curiosi di vedere Y: The Last Man. Ma in un universo narrativo così complesso, così ricco di personaggi e di storie che si incrociano, il rilascio di un episodio alla settimana ci ha costretti a continui ripassi su chi era chi, cosa doveva fare e dove doveva andare. Abbiamo faticosamente portato a termine la stagione, ma evidentemente tanti altri si sono arresi e ora la serie non proseguirà più. 

Forse, se questa serie così intrigante fosse stata pubblicata tutta in una volta, il binge watching l'avrebbe salvata, consentendo al pubblico di immergersi con più facilità nella storia dei suoi personaggi, e quindi di affezionarsi. E quello che diciamo di Y: The Last Man può benissimo adattarsi a molti altri titoli rilasciati con cadenza settimanale (ad esempio, siamo grati al fatto che a Prime Video abbiano preventivamente rinnovato The Wheel of Time, altra serie molto complessa). 

Quindi, le soluzioni possono essere due, anzi tre considerando un compromesso che enunceremo alla fine di questo articolo. Prima soluzione: invertite la rotta e (ri)cominciate a pubblicare le stagioni intere in un colpo solo. Seconda soluzione: torniamo tutti indietro a quando i telefilm si potevano seguire con un occhio e un orecchio solo, con tanti episodi inutili, quelli fatti con i collage delle vecchie puntate, i "salti dello squalo" per arrivare a 24 episodi a stagione ecc.

Infine, il compromesso: se proprio non volete pubblicare stagioni intere in un colpo solo, potreste per favore pubblicare almeno due, tre, o anche quattro episodi per volta? Così almeno possiamo dedicare una serata intera a una serie senza dover "mettere da parte" le puntate per settimane e settimane, da brave formichine seriali. Dateci almeno un paio d'ore a settimana, meglio se tre o quattro, e decideremo noi come gestircele, ok? Facciamo i bravi, promesso.

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