I motivi per non guardare Anatomia di uno scandalo su Netflix
Apparentemente intrigante anche solo dal nome, Anatomia di uno scandalo. Bello, affascinante, ci fa quasi immaginare un'operazione chirurgica, uno svisceramento di tutti i retroscena di uno scandalo a livello pubblico. Peccato, però, che così non è. Il tema, in teoria, è questo: cosa accade nella vita di un uomo di prestigio quando viene accusato di stupro ma di svisceramento, analisi profonda, studio e approfondimento psicologico c'è poco o niente.
Questo nuovo prodotto Netflx di sei episodi cerca di raccontare l'anatomia di uno scandalo ma si perde nelle solite dinamiche prestabilite di un crime-drama che risulta troppo costruito a tavolino, troppo rispettoso delle regole narrative senza mai osare o cercare di dare quel tocco di personalità a un personaggio o alla stessa storia.
Il politico che va a letto con l'assistente, la moglie apparentemente perfetta che lo copre da semore e si dimentica di avere una propria personalità, schiacchiata dall'eccessivo egocentrismo del marito, un caso ambiguo di stupro e un processo lunghissimo ed estenuante che vede contrapporsi le arringhe di due avvocatesse spietate di cui una, ex nerd che cerca di vendicare il suo passato e gli abusi ricevuti da ragazza.
Tutto va come deve andare, ogni personaggio rispecchia i canoni tipici delle figure che deve rappresentare. Non ci sono colpi di scena eclatanti perché anche quando ci sono li si intuisce già da subito e non sconvolgono più di tanto. Totalmente banale nella sceneggiatura e anche nella psicologia dei personaggi che risultano da manuale e senza una vera e propria anima.
Questa serie, che si riesce a finire in un giorno (e per fortuna), non lascia niente, nè emozioni, nè rabbia, nè spunti di riflessione. Netflix ha voluto puntare tanto su un titolo che però non merita tutto il clamore di cui è stato ricoperto e che forse sarebbe meglio non guardare per dare spazio a storie più meritevoli e coinvolgenti.
Voto: 4