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Sabato, 20 Aprile 2024

La recensione

Marianna Ciarlante

Giornalista

L'assedio di Waco è la nuova docu-serie Netflix che vi gelerà il sangue

Il lavoro più bello che Netflix sta facendo negli ultimi anni è quello sui documentari. Bisogna riconoscere quanto la decisione di investire sul racconto di storie vere sia non solo un'idea vincente quanto un progetto decisamente ben riuscito per il colosso dello streaming che ha arricchito il suo catalogo di bellissimi titoli documentaristici. E poco dopo aver raccontato la storia del Volo MH370 e quella di Pornhub, Netflix ha deciso di cambiare registro e passare dai misteri aerei e dal sesso a una delle più sanguinose tragedie della storia americana, L'assedio di Waco.

La storia vera dell'assedio di Waco 

Per chi ha poca familiarità con quanto accaduto a Waco nel 1993 ricordiamo che David Karesh, un uomo a capo della setta religiosa dei Davidiani, convinto di essere la reincarnazione di Gesù, ha costruito una comunità dominata da un fortissimo credo ma allo stesso tempo da abusi su minori, poligamia, violenze sessuali, manipolazioni psicologiche, un approccio molto simile a quello di un altro "aspirante Gesù Cristo" americano, Warren Jeffs della setta poligamica fondamentalista, protagonista anche lui di un'interessantissima docu-serie Netflix, Keep Sweet, pregare e obbedire.

Quello che ha fatto Netflix con la docu-serie l'assedio di Wacoe che rende questo documentario molto interessante oltre che agghiacciante per la storia in sé, è che quanto accaduto in questa remota località del Texas, nel 1993, viene raccontato attraverso tre diverse prospettive, quella di chi faceva parte della setta religiosa ed è sopravvissuto a questa tragedia non smettendo mai di credere nella figura di David Karesh, quella degli agenti federali del Texas che sono intervenuti nelle operazioni di negoziazione con Karesh e, infine, l'FBI responsabile degli interventi tattici. A lasciare senza parole, oltre alla realizzazione di quanto un credo religioso ossessivo possa trasformare vite umane e portare anche a compiere azioni scellerate come un suicidio di massa oltre che violenze sessuali, è che a cntribuire a una tragedia, forse, già scritta, è stato un enorme problema di comunicazione tra i due gruppi coinvolti per salvare le vite umane in questa storia e cioè i negoziatori e gli agenti sul campo. L'FBI e i negoziatori hanno commesso il grande errore di non coordinarsi, non dialogare e operare per lo stesso fine ma separatamente, quasi gli uni contro gli altri accendendo così una miccia che non è potuta che finire in un'esplosione gigantesca. Dopo 51 giorni di assedio che hanno visto gli agenti cercare di liberare gli ostaggi di Karesh dalla tenuta di Waco prima con le buone e poi con le cattive, c'è stato l'epilogo tragico di questa storia che è considerata tra le più sanguinose dell'America oltre che la causa di un altro massacro, l'attentato di Oklahoma City del 1995. I seguaci di David, infatti, insieme a lui, hanno deciso di mettere fine all'assedio appiccando fuoco nella loro stessa tenuta scatenando così un suicidio di massa che ha coinvolto anche moltissimi bambini.

Il bello di questa docu-serie è che propone al pubblico, per la prima volta, immagini esclusive dell'evento in diretta, registrate proprio nel 1993 con tanto di registrazioni delle conversazioni tra David Karesh e gli agenti negoziatori, video di bambini e donne all'interno della tenuta di Waco, video degli sniper e degli agenti feriti durante gli scontri con questi religiosi oltre che testimonianze a posteriori di chi è stato coinvolto nella vicenda. 

L'assedio di Waco è un titolo che per certi versi gela il sangue e spinge a una forte riflessione sull'uso della violenza, sull'accesso troppo facilitato alle armi in America e su quanto il torto e la ragione siano, a volte, solo una questione di prospettive.

Voto: 7,5

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