Piuttosto che Celebrity Hunted 3, vorremmo vedere Celebrity Hunters
Giovedì 17 novembre su Prime Video sono usciti i primi tre episodi di Celebrity Hunted 3, lo show Amazon Original in cui dei vip, a coppie o in singolo, devono sfuggire a un gruppo di investigatori e ricercatori detti cacciatori.
Dopo aver visto queste puntate, ci sentiamo in sostanza di confermare quanto detto l'anno scorso, quando sottolineammo la differenza tra uno show spettacolare come Pechino Express e uno dall'alto budget ma dalle scarse emozioni come, appunto, Celebrity Hunted. Ma quest'anno vorremmo aggiungere una proposta tanto modesta quanto rivoluzionaria: prima, però, riassumiamo brevemente i concorrenti di questa edizione e cosa succede in questi primi episodi (senza fare spoiler).
Chi c'è e cosa succede in Celebrity Hunted 3
Tra i concorrenti di questa edizione, l'unica che viaggia in solitaria è Katia Follesa, che gli abbonati di Prime Video hanno già ammirato nel primo LOL. Poi ci sono i Jackal Ciro Priello (vincitore di LOL 1) e Fabio Balsamo (prossimamente in LOL 3); i "gomorrini" Salvatore Esposito e Marco D'Amore; Luca Argentero e la moglie Cristina Marino; infine, i giovani cantanti Rkomi e Irama.
Quest'anno la partenza della fuga è in piazza della Signoria a Firenze: qui si sono ritrovati i partecipanti, che dopo aver consegnato smartphone e portafogli hanno dovuto trovare vecchi cellulari e carte di debito per affrontare la gara (e quest'anno c'è anche un bonus, che però è bonus solo per i cacciatori).
Dopodiché è appunto iniziata la caccia alle celebrità, con la squadra di ricercatori che dispone di diverse "pattuglie" e di un quartier generale dove possono servirsi di riprese di telecamere di sorveglianza, tabulati bancari e intercettazioni telefoniche. Ci fermiamo qui, ma c'è poco da spoilerare.
Come rivoluzioneremmo Celebrity Hunted in Celebrity Hunters
Come l'anno scorso, il "problema" di Celebrity Hunted è che proprio non riusciamo a farci coinvolgere, ad emozionarci. Ci sembra tutto così finto, con gli hunters che in un secondo accedono alle telecamere di sorveglianza di strade, garage, circoli canottieri e quant'altro, come in un film americano. Solo che qui, in teoria, i concorrenti non recitano un copione, e questo non fa che aumentare il senso di straniamento.
Insomma, se fossimo più giovani diremmo che Celebrity Hunted 3 è pieno di momenti "cringe", ma siccome non siamo più giovanissimi usiamo un aggettivo diverso, ovvero imbarazzante. Soprattutto per i cacciatori, che dovrebbero essere dei grandi esperti di intelligence, antiterrorismo e caccia all'uomo ma si fanno "fregare" da dei fuggiaschi improvvisati. Con situazioni grottesche, come quando Rkomi e Irama si travestono da anziani per nascondersi in un gruppo di turisti senior a Firenze, e i cacciatori non li trovano nonostante sappiano che sono in quella zona e che hanno una troupe che li segue a un metro di distanza.
E allora ci è venuta in mente un'idea, che volentieri cediamo agli autori di Prime Video: il prossimo anno ribaltiamo le cose, e mettiamo delle celebrità a ricercare delle persone normali. Immaginatevi un gruppo di vip a cui vengono dati strumenti eccezionali con cui devono rintracciare dei comuni cittadini che provano a scappare.
Lo chiameremmo Celebrity Hunters, e sarebbe secondo noi molto più divertente: perché ci godremmo le gaffe dei vip che non sanno usare una geolocalizzazione, e non proveremmo imbarazzo per dei professionisti costretti a fingere di farsi ingannare da trucchetti vecchi come il mondo; e perché i comuni cittadini non avrebbero stuoli di conoscenti, amici e altri vip che li ospitano in qualunque parte d'Italia. Ma così com'è, purtroppo, Celebrity Hunted è uno show che secondo noi non funziona proprio.