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Giovedì, 25 Aprile 2024

La recensione

Claudio Pizzigallo

Giornalista

The Peripheral è davvero l'erede di Westworld. Nel bene e nel male

Sono usciti 6 episodi su 8 totali nella prima stagione di The Peripheral, la serie tv di Prime Video tratta dall'omonimo romanzo del 2014 di William Gibson, ed è ora di un primo bilancio. 

Ancor prima di uscire in streaming, The Peripheral (in italiano il titolo è preceduto da un "INVERSO" che è un rimando al titolo tradotto del romanzo) aveva attirato molta curiosità: da una parte perché Amazon ci ha scommesso molto, anche economicamente, dall'altra perché era ammantata della definizione di "nuova Westworld" visto che i produttori esecutivi, Jonathan Nolan e la moglie Lisa Joy, sono appunto i creatori di Westworld.

The Peripheral 6

Purtroppo, però, proprio in concomitanza con l'uscita di The Peripheral, la HBO ha cancellato Westworld dopo 4 stagioni e prima dell'ultima. Una cancellazione avvenuta dopo parecchie critiche e difficoltà che hanno colpito Westworld, e i dubbi del pubblico di quella serie si sono presto ripercossi su questa nuova produzione. Per cui, prima di dire la nostra, proviamo a riassumere per sommi capi e senza spoiler la trama di The Peripheral.

Di cosa parla The Peripheral 

Nella prima scena del primo episodio, assistiamo a un dialogo in una Londra futurista (con rievocazione di antiche battaglie fatta - presumiamo - con dei droni sul Tamigi), tra una bambina di nome Alita e un uomo di nome Wolf. I due si conoscono, e lei dice che sparirà a tempo indeterminato perché deve "salvare il mondo di nuovo". Fine del prologo.

The Peripheral 5

Ora conosciamo i personaggi principali, suddivisi in due linee temporali, il 2032 e il 2090 e qualcosa: o meglio, non proprio suddivisi, visto che le due epoche sono collegate, ma ci siamo capiti. Dunque, innanzitutto abbiamo Flynne Fisher (Chloë Grace Moretz), giovane ragazza che lavora in un negozio di stampe 3D ma che ha uno spiccato talento per le simulazioni.

Poi c'è Burton, fratello di Flynne: Burton è un ex marine, che è legato ai suoi vecchi commilitoni da un sistema di connessione neurale "aptica" sotto pelle che permette loro di condividere i sensi, e dal lavoro con cui si mantengono, che consiste nel portare avanti simulazioni virtuali per conto di persone ricche. In certe situazioni complicate, di solito arriva Flynne a sbloccare il gioco. 

The Peripheral 12

Burton e Flynne hanno una madre, Ella, che a causa di un raro tumore ha perso la vista e forse non ha più molto da vivere. La famiglia Fischer si arrabatta come può, non senza difficoltà, in un paesino della North Carolina dove comanda un certo Corbell Pickett (Louis Herthum, ovvero il padre di Dolores in Westworld), criminale senza scrupoli. 

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La vita di queste persone del 2032 cambia quando, un giorno, a casa Fischer viene recapitato un pacco al cui interno c'è un marchingegno che ricorda quegli aggeggi per automassaggiarsi la testa. Arriva da una presunta azienda colombiana, ed è un simulatore molto particolare.

The Peripheral 13

Sarebbe indirizzato a Burton, ma solo perché Flynne ha stabilito un record giocando al posto del fratello. Per cui ci accede lei, e viene catapultata proprio nella Londra futurista che abbiamo visto all'inizio. Qui conosce una donna, che le fa compiere una missione in cui deve sedurre una donna e strapparle un occhio.

Flynne porta a termine la missione e viene disconnessa, alla riconnessione seguente quell'occhio le viene impinatato e così facendo accede a uno strano laboratorio, dove però arriva qualcuno che cerca di ucciderli. A questo punto iniziamo a capire, con Flynne, che quella in realtà non è una simulazione.

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Al contrario, è davvero la Londra del futuro. Una Londra con pochissime persone, parecchi droni e robot vari, intrighi e violenza e tanto, tantissimo mistero, in cui Flynne conosce Wolf, che però viene chiamato Wilf dal suo capo Leb Zubov. Ma non ci addentriamo oltre per non spoilerare la serie a chi ancora non l'ha iniziata (e ha fatto bene, ma ci torniamo tra poco). Ecco il trailer di The Peripheral.

I problemi di questa "nuova Westworld"

The Peripheral, a nostro avviso, è l'esempio perfetto del perché noi preferiamo le serie tv che escono in streaming con tutti gli episodi della stagione, e non con una puntata alla settimana come sta avvenendo con questa. Perché, con una trama così complicata e complessa, densa di personaggi, di concetti, di cose da imparare e ricordare, la cosa migliore è darsi al binge watching.

The Peripheral 2

Invece, se come noi state seguendo The Peripheral guardando il nuovo episodio ogni venerdì, è probabile che condividiate il nostro senso di smarrimento e frustrazione che ci coglie ogni volta che ci approcciamo a un nuovo episodio. "Ho già visto questo personaggio?" "Cosa aveva fatto prima quell'altro?" "Cosa aveva detto Tizio a Caio?" sono solo alcune delle domande che ci facciamo a ogni nuova uscita. 

The Peripheral 1

A volte sembra persino che autori e regista della serie lo facciano apposta, come quando, all'episodio 6 (MINI SPOILER) abbiamo scoperto che il panorama londinese del futuro è "aggiustato", ci verrebbe da dire photoshoppato, non per coprire chissà quali macerie ma solo così, per decorazione. Magari la cosa avrà un senso, ma per ora ci è sembrato giusto uno scherzetto del tipo "ah, mettiamoci anche questo per confondere il pubblico". 

Ma anche senza pensare a tiri mancini di Nolan & co., i pregi e i difetti di The Peripheral sono pressappoco gli stessi di Westworld. Da una parte, quindi, un impatto visivo pazzesco, soprattutto a Londra, e una serie di spunti di riflessione quasi filosofici (noi, che di viaggi nel tempo siamo fan dai tempi di Ritorno al futuro, ci siamo chiesti in particolare perché il collegamento con il futuro ha dei buchi ogni volta che dal passato Flynne si stacca dal simulatore: perché quando si ricollega nel 2090 sono passate esattamente le ore che sono passate nel 2032? Non dovrebbe ritornare al momento in cui si era scollegata?).

The Peripheral 4

Dall'altra, però, ci sono appunto i limiti che hanno decretato la fine anticipata di Westworld. Con così tante cose da ricordare, le possibilità sono essenzialmente due: o si aspetta la fine della stagione, cosa che ci sentiamo di consigliare, oppure è necessario leggere e rileggere settimanalmente riassunti, spiegazioni e analisi di ogni singolo episodio. 

C'è poi una terza via, ed è smettere di guardare questa serie per non farsi venire la nausea a forza di ripassare, rivedere e prendere appunti. E purtroppo, temiamo che il rilascio settimanale di un solo episodio, per una serie così difficile da seguire, porterà molti spettatori proprio su questa terza via. Speriamo di sbagliarci, e attendiamo con ansia il finale di stagione, che uscirà il 2 dicembre.

Voto: 6.5

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