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Giovedì, 25 Aprile 2024

La recensione

Claudio Pizzigallo

Giornalista

Perché vedere un "film bottiglia" come "Vicini di casa"

Dal 1° aprile su Prime Video è disponibile in streaming Vicini di casa, film commedia italiano con Claudio Bisio, Vittoria Puccini, Valentina Lodovini e Vinicio Marchioni, remake dello spagnolo Sentimental.

Vicini di casa è un "film bottiglia", espressione mutuata da quella di "episodi bottiglia" che indica quelle puntate, o quelle serie tv che si svolgono tutte in un'unica location (anche per ridurre i costi). In particolare, questo film ci ha ricordato Carnage, film del 2011 con il nostro amatissimo Christoph Waltz

Prima di esporre i motivi per cui, secondo noi, Vicini di casa merita la visione, riassumiamo brevemente e senza spoiler la trama di questo film del 2022. 

Di cosa parla "Vicini di casa"

Giulio (Bisio) e Federica (Puccini) sono la classica coppia sposata delle medio alta borghesia, con una casa sicuramente invidiabile ma un rapporto ormai stanco, senza scossoni.

Un giorno, di ritorno dal Conservatorio dove insegna, Giulio vede la tavola in terrazza apparecchiata, e Federica lo informa che quella sera a cena ci saranno i loro nuovi vicini di casa, Laura (Lodovini) e Salvo (Marchioni). 

La notizia non è particolarmente gradita a Giulio, che ha una discreta antipatia per i vicini, causata soprattutto dal fatto che dalla loro casa arrivano spesso rumori inequivocabilmente legati alla loro frenetica attività sessuale.

Ma ormai è troppo tardi per ritirare l'invito, e quando arrivano per gli ospiti ha inizio una serata sicuramente memorabile. Ci fermiamo qui per non spoilerare, ma potete dare uno sguardo al trailer.

Perché vedere "Vicini di casa"

Come nel citato Carnage, anche qui il film ha come protagonisti due coppie che si ritrovano a discutere e a esporre i propri differenti punti di vista. Se in quel caso c'era una lite tra i rispettivi figli, qui tutto gira intorno al sesso.

"Ma bisogna farlo spesso, non esistono tabù" cantavano i Neri per Caso, e a questa regola aurea si attengono Salvo e Laura, mentre Giulio e Federica sono alle prese con la classica crisi matrimoniale di mezz'età.

E sono proprio le distanze tra le due coppie a tenere in piedi questo film che non ha bisogno di tanti personaggi, o di decine di location per funzionare. Perché a far andare avanti la trama ci pensano dialoghi serrati e mai scontati.

Personalmente, abbiamo detestato per lunghi tratti il modo di fare di Giulio, mentre chi guardava il film con noi lo riteneva il personaggio più "giusto", rispetto agli altri. Ed questa possibilità di immedesimarsi, o di "tifare" per un personaggio o un altro, rende Vicini di casa un film persino profondo per le riflessioni che ingenera nel pubblico.

Merito della regia attenta di Costella, di una scrittura ficcante, e ovviamente di quattro attori di grande spessore che tengono sulle spalle questo film "teatrale" con estrema disinvoltura. Mica facile. 

Voto: 7 

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