rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024

Claudio Pizzigallo

Giornalista

Pregi e difetti di "Vita da Carlo", la nuova serie tv di Verdone su Prime Video

Dal 5 novembre su Prime Video è disponibile Vita da Carlo, la prima serie tv scritta, diretta (con Arnaldo Catinari) e interpretato dal Maestro della "malincomicità" Carlo Verdone, icona della commedia italiana da più di quarant'anni (per intenderci, Un sacco bello è del 1980 e Bianco, Rosso e Verdone è del 1981, ma già prima Verdone si era fatto apprezzare dal pubblico televisivo grazie ai suoi personaggi comici).

Abbiamo visto in anteprima tutti i dieci episodi di cui è composta la serie Vita da Carlo, e in questa recensione cercheremo di essere il più possibile neutrali, anche se, lo diciamo subito, ciò è reso difficile dal nostro amore per Verdone. Siccome Vita da Carlo parla in sostanza della vita di Carlo Verdone, appunto, anche se in maniera diciamo "romanzata", prima ancora di riassumerne la trama è bene spiegare alcune cose sul cast.

Vita da Carlo 2021 Verdone Bannò © Gianfilippo De Rossi-1362-2

Vita da Carlo, il cast della serie

Nella serie ci sono diversi nomi noti al grande pubblico, alcuni che interpretano una versione fiction di sé stessi, altri che fanno delle brevi apparizioni come guest star e altri ancora che invece recitano la parte di conoscenti e familiari di Verdone. 

A interpretare se stesso, oltre ovviamente a Verdone, c'è Max Tortora, attore (con Verdone in Si vive una volta sola) e showman ma qui soprattutto amico, confidente e "confidato" del protagonista. 

Anita Caprioli interpreta invece Annalisa, la farmacista di fiducia di Verdone. Monica Guerritore è Sandra, la moglie di Verdone, da cui è separata da tanti anni: nella vita vera, Verdone è davvero separato ma non divorziato (dal 1996) da Sandra Scarpelli, da cui ha avuto due figli.

Nella serie i figli non si chiamano però Giulia e Paolo, bensì Maddalena (interpretata dall'esordiente Caterina De Angelis, figlia d'arte di Margherita Buy e di Renato De Angelis) e Giovanni (Filippo Contri, che vedremo presto nella serie Sky Impero), che non sono attori come i veri figli. 

Il fidanzato e convivente di Maddalena, a casa di Carlo, è Chicco, a cui dà il volto Antonio Bannò, già in ruoli minori in serie come Suburra, Rocco Schiavone e Romulus

Giada Benedetti fa la parte di Rosa Esposito, agente di Carlo, Maria Paiato è la governante Annamaria, Claudia Potenza è Ivana (compagna di Max) e Andrea Pennacchi è Gustavo Signoretti, ovvero la versione fittizia di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio. 

Vita da Carlo 2021 Pennacchi Signoretti © Gianfilippo De Rossi-1259-2

Infine, fuori dal cast artistico ci sono i personaggi famosi che fanno delle brevi apparizioni. A parte Rocco Papaleo (nella parte di un protettore-spacciatore-letterato) e Paolo Calabresi (uno sceneggiatore aspirante suicida) interpretano sé stessi o comunque hanno il proprio nome. Tra questi ci sono Roberto D'Agostino, Antonello Venditti, Alessandro Haber, Morgan e Massimo Ferrero.

Di cosa parla "Vita da Carlo"

In fase di presentazione del trailer della serie avevamo titolato "Il sindaco di Roma è Carlo Verdone. Ma solo nel trailer della nuova serie Prime Video". Questo perché all'epoca credevamo, a torto, che il trailer fosse uno scherzoso rimando alle recenti elezioni comunali che hanno eletto sindaco Roberto Gualtieri

In realtà, la trama di Vita da Carlo è davvero imperniata sulla candidatura di Verdone a primo cittadino della Capitale, una proposta che gli fa Signoretti-Pennacchi-Zingaretti dopo che un discorso improvvisato di Carlo, arrabbiato per un incidente occorso a un ragazzo per colpa di una buca, è diventato virale sui social. 

Naturalmente tra l'investitura di un governatore-segretario di partito e l'elezione c'è una bella distanza, ed è quella distanza che viene raccontata nelle dieci puntate da mezz'ora l'una. 

Vita da Carlo 2021 De Angelis © Gianfilippo De Rossi-1485-2

Detto ciò, non si può ridurre Vita da Carlo all'ipotetica candidatura di Verdone a sindaco. Tra trame orizzontali (che cioè proseguono per tutta la stagione) e verticali (che si esauriscono nel giro di un episodio) assistiamo quindi alla difficile esistenza di un artista amato dal pubblico, tampinato da produttori e politici e la cui famiglia non lo lascia mai in pace.

Ecco, se dobbiamo riassumere Vita da Carlo in una frase, possiamo prendere a prestito quella che lui stesso dice più volte: "Ma possibile che io non possa mai avere un giorno tranquillo?!".

Ci fermiamo qui per non spoilerare, invitandovi a guardare il trailer della serie pubblicato su YouTube da Amazon Prime Video Italia.

Pregi e difetti della serie di Verdone per Prime

Come abbiamo detto, cercheremo di non farci influenzare dalla nostra passione per Verdone. Anche se è dura, perché in questa serie più ancora del solito il Maestro mette a nudo (metaforicamente eh) sé stesso.

La sua bontà ai limiti dell'ingenuità, la sua incapacità di dire no, il suo amore per Roma e per la Roma, la sua passione per la medicina e le medicine (chiariamolo: Verdone non è ipocondriaco, al massimo un po' ansioso, è che proprio ama consigliare farmaci agli amici, e per questa sua passione ha ricevuto anche un riconoscimento dall'Università Federico II di Napoli): in Vita da Carlo c'è tutto ciò che, inutile negarlo, lo ha reso uno degli artisti più amati dagli italiani, se non forse il più amato.

Perché Verdone in fondo è, se non come noi, come uno di famiglia, il fratello, lo zio o l'amante che ogni italiano vorrebbe, con la sua trasparenza, le sue angosce e la sua straordinaria umanità. 

Però appunto, dobbiamo essere onesti: non tutto funziona perfettamente in Vita da Carlo. In particolare, si nota che si tratti del suo esordio in un ambito, quello delle serie, che ha regole diverse da quelle del cinema a cui lui è abituato. E così, nonostante l'innata leggerezza del tocco che non manca mai, a tratti si ha la sensazione che alcuni episodi siano un po' troppo "di passaggio", o interlocutori, perché mancano di un'incisività, anche di trucchi del mestiere tipici della serialità come quello di lasciare nel dubbio gli spettatori affinché guardino l'episodio successivo (i famosi "cliffhanger").

Vita da Carlo 2021 Caprioli © Gianfilippo De Rossi-229-2

Senza svelare nulla, per capire quello che intendiamo possiamo usare come esempio l'ultimo episodio: questo sì davvero perfetto nel suo linguaggio e nella sua narrazione, con la voce di Verdone che con un monologo quasi sorrentiniano chiude alla perfezione la vicenda, ma lascia appunto in sospeso diverse questioni molto interessanti.

Ecco, ci permettiamo di dire questo al nostro amato Verdone (che tra l'altro ci onora citando in ben due occasioni Roma Today): caro Carlo, perché quel monologo non lo hai fatto alla fine di ogni episodio, per raccontarci solo con la tua calda voce i tuoi pensieri, invece che (oppure oltre che) affidarti a immagini oniriche? 

Personalmente, vogliamo credere che Vita da Carlo proseguirà almeno per una seconda stagione: se così fosse, pensa al nostro consiglio di divoratori seriali. Se così non fosse, invece, devi assolutamente chiarirci un paio di dubbi sul finale.  

Curiosità: come è nato Vita da Carlo?

Prima di ridurre a un voto il nostro giudizio sulla serie, vi riportiamo le note di regia con cui Verdone ha spiegato la genesi di questa serie. 

"Vita da Carlo nasce da un'intuizione di Nicola Guaglianone e Menotti nel corso della scrittura di Benedetta Follia. Ci prendevamo delle pause durante il lavoro di sceneggiatura, nelle quali venivo spesso interrogato e stimolato su alcune vicende divertenti e assurde della mia vera vita privata. L'idea di cimentarmi in un nuovo modo di scrittura e regia, quello delle serie, nacque proprio in quel periodo. Terminata la sceneggiatura del film, Guaglianone e Menotti prepararono un soggetto di massima, con la mia collaborazione, in dieci puntate. Venne fuori un concept che subito attirò l'attenzione dei miei produttori di Filmauro, Aurelio e Luigi De Laurentiis e di Amazon Prime Video. Con l'ingresso nella revisione approfondita del soggetto e nei dialoghi definitivi di Pasquale Plastino, Ciro Zecca e Luca Mastrogiovanni, l'intero copione di dieci episodi da trenta minuti fu terminato in due mesi e mezzo. Per farla breve Vita da Carlo è la storia di Carlo - fra realtà e immaginazione - amato, celebrato ma schiacciato da una vita al limite della sopportazione per l'invadenza costante, quotidiana, di personaggi che gli succhiano energie, serenità, chiedendo favori, consulenze mediche, interviste su qualsiasi argomento. È la vita faticosa, tormentata e spesso miserabile di un uomo che potrebbe godersi il successo di tanti anni di lavoro e invece, per troppa disponibilità, si ritrova ad esser travolto da una vita ansiogena ed insopportabile. Quando un giorno la politica vedrà in lui, grazie alla popolarità e stima di cui gode, la persona ideale per candidarlo a sindaco di Roma, la sua vita diventerà ancor più infernale. E quella serenità tanto ricercata nei suoi settant'anni, sarà un vero miraggio".

Vita da Carlo 2021 Guerritore Verdone Contri © Gianfilippo De Rossi-1137-2

"Ricorderò Vita da Carlo come il lavoro più faticoso di tutta la mia carriera, in quanto non c'è stato un giorno che non fossi in scena come attore. Ma anche come l'inizio di una nuova avventura stilistica cinematografica che spero possa portare a me e a tutti i miei straordinari collaboratori buoni frutti futuri. Il pubblico ce lo dirà".

Voto: 7.5

Si parla di

Pregi e difetti di "Vita da Carlo", la nuova serie tv di Verdone su Prime Video

Today è in caricamento