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Giovedì, 25 Aprile 2024

Claudio Pizzigallo

Giornalista

Bel-Air, non fate l'errore di sottovalutare il reboot drammatico del mitico telefilm con Will Smith

Per i ragazzi degli anni '90 c'era un telefilm, o meglio una sitcom di culto, che tutti amavano e tutti seguivano con attenzione dalla sigla iniziale a quella finale. Si chiamava Willy, il principe di Bel-Air (il titolo originale, The Fresh Prince, lo conoscevano in pochi), e si può dire che è la serie che reso universalmente famoso l'amato Will Smith.

Come vi avevamo anticipato qualche mese fa, la NBC aveva deciso di realizzare un progetto legato a The Fresh Prince, nato dall'idea di Morgan Cooper, un fan del telefilm che aveva realizzato un finto trailer incentrato tutto su un cambio di prospettiva. Sì, in pratica questo fan si era immaginato una versione drammatica della situation comedy, il trailer era diventato virale e con l'intercessione di Will Smith il remake-reboot-drama di Cooper ha preso vita con una prima stagione da dieci episodi totali.

Dunque, Bel-Air in Italia è visibile su Peacock, la piattaforma di proprietà della NBC che nel nostro Paese è inclusa nell'offerta di tutti gli abbonati Sky, con un pacchetto ancora in fase di definizione e che (purtroppo) almeno per ora non comprende l'intera offerta di Peacock USA. 

Noi, da grandi fan di Willy, il principe di Bel-Air, abbiamo ignorato questo remake per settimane, pur avendo apprezzato il finto trailer. Poi la curiosità ci ha spinto a guardare il primo episodio, il secondo ecc., ricredendoci completamente rispetto al nostro pregiudizio iniziale. Il perché lo spieghiamo in questa recensione, ma prima spieghiamo la trama e le dinamiche di Bel-Air.

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Di cosa parla e come funziona Bel-Air

Prima cosa: la "maxi storia di come la sua vita è cambiata, capovolta, sottosopra sia finita" inizia a (West) Philadelphia. Will Smith (Jabari Banks... sì, si chiama davvero Banks) è un bravo ragazzo, va bene a scuola ed è un bravissimo giocatore di basket. Così bravo da attirare l'invidia di un altro talento rovinato dalle cattive amicizie, che coinvolge Willy e il suo amico Tray a scommettere di battere in un 2vs2 gli sgherri del boss del quartiere.

Insomma, non è che "la sua palla lanciata un po' più in su andò proprio sulla testa di quei vichingi laggiù": le cose vanno molto male, Tray viene picchiato, Willy tira fuori una pistola e viene arrestato. Zio Phil usa le sue conoscenze per farlo uscire (insospettendo il boss nella cella accanto) e "la mamma sconsolata disse vattene a Bel-Air".

Ed eccolo qui il nostro Will, che conosce prima l'autista-commerciante Jazz, e poi ritrova i parenti Banks che non vedeva da tempo. C'è zio Phil (Adrian Holmes), che non è affatto rotondo come l'amato originale, anzi ha una faccia piuttosto cattiva; c'è zia Vivian (Cassandra Freeman), artista che ha lasciato i pennelli per una cattedra; c'è Geoffrey (Jimmy Akingbola), che qui non è un maggiordomo ma il braccio destro (e risolutore di problemi vari) di Phil. 

E ci sono i cugini: la più grande, Hilary (Coco Jones) è una tiktoker-food blogger che ancora deve capire come monetizzare i suoi follower; c'è la piccola Ashley (Akira Akbar), alle prese con la scoperta di sé; e soprattutto c'è Carlton (Olly Sholotan), che a parte l'altezza e lo snobismo è davvero l'opposto del caro Alfonso Ribeiro: losco, sempre nervoso, sniffa Xanax per tenere a bada l'ansia.

Sulla trama, non c'è bisogno di fare spoiler, l'importante è avere ben chiare le differenze tra i personaggi originali e quelli odierni, e quindi osservare i loro rapporti, le loro relazioni, in cui non sempre e non per forza (come succedeva nel vecchio telefilm) i personaggi adulti esistono solo in funzione dei personaggi giovani protagonisti. Date uno sguardo al trailer di Bel-Air.

Perché vedere Bel-Air

Lo sappiamo: i remake-reboot-sequel dei telefilm che abbiamo amato da piccoli sono ad altissimo, quasi certo rischio delusione: non ditelo a noi, che aspettavamo la serie di Turner & Hooch con tanto entusiasmo (qui la recensione)...

Ma Bel-Air è un'altra cosa. Non è un pigro tentativo di sfruttare un franchise amatissimo dal pubblico per convincerlo a sorbirsi qualche episodio scritto senza anima e forse neanche aver visto l'originale.

No, qui partiamo da un'idea di un fan della serie, che ha dato vita a un progetto che in cuor suo chissà per quanti anni avrà ponderato, meditato e allevato come un bambino.

bel air peacock-2

Lo si vede dai piccoli rimandi alla sitcom, lo si percepisce dall'attenzione per la costruzione di personaggi che danno spessore drammatico alle macchiette comiche di un tempo, ma sempre con il massimo rispetto di chi non vuole stravolgere niente, al massimo aggiornarlo con credibilità al presente. 

Il rapporto tra Phil e Geoffrey è misterioso, intimo e freddo al contempo, spietato ma non del tutto. Per non parlare della rivalità tra Will e Carlton, che all'inizio odi ma poi pian piano inizi ad amarlo nonostante tutto. 

I dubbi esistenziali di Viv, quelli identitari di Ashley,  le paure mascherate da sicurezze di Hilary. Ogni personaggio ha tre dimensioni in questo Bel-Air, ognuno ha la sua profondità. Con tutto il rispetto e l'amore possibili, ogni tanto vien quasi da pensare che sia meglio questa versione drammatica, rispetto all'originale.

Poi però si rinsavisce e si rimette Willy, il principe di Bel-Air nell'Olimpo dei capolavori a cui si appartiene. Ma questa Bel-Air, bisogna dirlo, è stata una gran bella sorpresa, non perdetevela. 

Voto: 8.5

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