Aurora Ramazzotti: "Mi vedevo brutta e non uscivo di casa"
La famosa figlia d'arte rivela di aver attraversato un periodo buio a causa delle tante cattiverie sul suo conto
Anche se molti sostengono il contrario, soprattutto dopo che Sky l'ha messa al timone, a soli 19 anni, della fascia pomeridiana di "X Factor", non è facile essere Aurora Ramazzotti. La figlia di Eros Ramazzotti e Michell Hunziker da quando è piccola deve fare i conti con la popolarità dei genitori e la cattiveria di tanta gente che, di riflesso, si scaglia su di lei.
Un nome ingombrante, che se per certi versi l'ha aiutata, per altri l'ha trascinata in un vortice di critiche gratuite senza fine. "Non sono bionda, non ho gli occhi azzurri, non sono magra, alta, bella - ha spiegato Aurora in un''intervista a Vanity Fair - Oggi mi dicono: 'Hai una bellezza particolare, che splendidi occhi a mandorla'. Ma quando ero piccola la 'bellezza particolare' non se la cagava nessuno. Mi dicevano 'cinese', 'cicciona'. Per non parlare dell'adolescenza, quel periodo orrendo dagli 11 ai 15, quando sviluppi, ti crescono i brufoli, la ciccetta. Mi sono trovata bersaglio di cattiverie atroci. Se in più, come è successo a me - ha raccontato ancora - vai su Internet e trovi le foto in costume di te e tua mamma con un titolo che suona tipo 'Michelle 34 anni, Aurora 14, è più figa la madre della figlia', ti senti piuttosto male".
Sono stati anni difficili quelli per Aurora Ramazzotti: "Ho avuto crisi isteriche. Mi vedevo brutta, mi rifiutavo di uscire di casa. A nulla serviva che mia madre mi facesse mille complimenti. Mi rendo conto di essere stata, per lei, una figlia particolarmente difficile d crescere".
Adesso Aurora ha le spalle larghe e davanti alle critiche fa un sorriso. "Sono una privilegiata - ha concluso - So benissimo di avere avuto una possibilità che, senza il mio cognome, non mi sarebbe arrivata, o comunque non con questa facilità. Credo nelle mie capacità, ma sicuramente là fuori c'è qualcuno molto più bravo di me che questa possibilità non l'ha avuta perché è figlio di gente comune".
