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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Elisabetta Gregoraci su Flavio Briatore: “Non è un principe azzurro, è sempre arrabbiato”

In un'intervista con Paola Perego, la showgirl calabrese ha rivelato qualche retroscena sul matrimonio con il noto imprenditore che, assicura, è tutt’altro che un marito semplice da gestire

Visti da fuori, l’imprenditore Flavio Briatore e la showgirl Elisabetta Gregoraci sembrano una coppia decisamente affiatata che, per quanto sia caratterizzata da una trentennale differenza d’età, pare dimostrare come un matrimonio possa reggersi anche su qualità che prescindono dal dato anagrafico. 

Ma, si sa, ogni relazione che si rispetti ha i suoi alti e bassi e a rivelare che anche i due volti noti dello spettacolo debbano fare i conti con l’antico assunto secondo cui ‘l’amore non è bello se non è litigarello’ è stata proprio la signora Briatore che durante un’intervista con Paola Perego andata in onda a Domenica In, ha lanciato qualche frecciatina al marito 'accusato' di avere un carattere tutt'altro che semplice. 

"Non è un principe, è un gufetto. È sempre arrabbiato” ha detto la Gregoraci che, fresca della sua prima ‘fatica’ letteraria come scrittrice di favole per bambini, ha parlato del carattere del marito Flavio Briatore svelando cosa significhi essere la compagna di un manager super-indaffarato, tra sport, affari e tv, con la fama di playboy e un carattere decisamente vulcanico.

"Non ho avuto difficoltà, basta essere sempre se stessi. Sempre, in ogni circostanza. Certo, non è stato semplice stargli dietro. L'ho conosciuto che avevo 24 anni, seguirlo nei suoi spostamenti e non è stato facile. Magari fare cene quando non si ha voglia, o anche cose più serie...", ha racccontato, spiegando che a casa le baruffe non mancano e per ricondurre a più miti consigli l'irascibile Flavio, la verace mogliettina dice di ricorrere al dialetto della sua terra, la Calabria: "Quando esagera glielo dico: Tu sempre da Verzuolo vieni, eh! Mica sei nato a New York!. E glielo dico in calabrese: sempre da Soverato vengo!". 

Anche del piccolo Nathan Falco si è trattato durante la lunga chiacchierata, il quale pare abbia avuto un ruolo fondamentale nella sua decisione di darsi alla stesura di un libro per bambini: “Fin da quando ho scoperto di essere incinta leggevo a Nathan le favole e tutti mi prendevano in giro perché era ancora nella pancia. Non so se è per questo, ma lui adora le favole. Mi ha sempre detto che non piaceva che le favole finiscano male: Cappuccetto Rosso viene mangiata, Hansel & Gretel vengono abbandonati… E visto che lui mi ha chiesto di scriverne di nuove, è nato questo libro..”: decisamente, una mamma che può permeterselo.

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