Emilio Fede e il libro-verità su Arcore

E' stato il tormentone del 2010, il Bunga-Bunga: termine indigeno portato a conoscenza da una vecchia barzelletta inglese, tornato alla ribalta in Italia per indicare i festini a sfondo erotico organizzati da Silvio Berlusconi nella sua villa di Arcore quando era Presidente del Consiglio.

Cene sfarzose e feste a cui partecipava un vero e proprio harem di bellissime ragazze che si intrattenevano tutta la notte con Berlusconi e qualche amico di turno (Emilio Fede era tra i fedelissimi) tra giochini e prestazioni sessuali. C'era Ruby, ancora minorenne, Noemi Letizia, conosciuta tra le altre come "la cocca di Papi", Barbara Faggioli e poi c'era Nicole Minetti, una sorta di maitresse che portava le prescelte.

Nel lungo processo che seguì lo scandalo, il "processo Ruby" appunto (Berlusconi è stato condannato in primo grado a giugno) se ne sono dette e viste di tutti i colori. Ma cosa accadeva davvero nella lussuosa villa dell'allora Presidente del Consiglio?

Lo hanno chiesto a Emilio Fede, amico intimo di Berlusconi e onnipresente alle serate incriminate (anche lui condannato). Il giornalista ha ricevuto un'offerta milionaria, pare addirittura 7 milioni di euro, per scrivere un libro-verità sulle feste di Arcore. Una casa editrice straniera (indiscrezioni parlano di Murdoch Rupert) vuole svelare i segreti più intimi di quelle notti e vuole farlo attraverso uno dei protagonisti.

"La verità più volte ripetuta - risponde Emilio Fede in una nota - è quella consegnata alla giustizia che, però, non ne ha mai tenuto conto". Un secco no, dunque, neanche seguito dal "grazie".