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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Corona "personal trainer" nella comunità di Don Mazzi

Il 22 gennaio il tribunale di Milano discuterà dei domiciliari, Don Antonio Mazzi si dice pronto ad accoglierlo nella sua comunità e ha già pensato a un ruolo per lui

Sono sempre più preoccupanti le notizie che arrivano dal carcere di Opera riguardo Fabrizio Corona. L'ex paparazzo sta male e adesso le speranze di amici e familiari, ma anche di tante persone che pur non conoscendolo sostengono la sua battaglia legale, si ripongono tutte nella decisione del tribunale di sorveglianza di Milano che il 22 gennaio discuterà dell'istanza di detenzione domiciliare presentata dagli avvocati di Corona.

Nel frattempo c'è già chi si propone di accoglierlo per garantirgli la giusta rieducazione e, gradualmente, un reinserimento sociale. Ad avere particolarmente a cuore la situazione di Fabrizio Corona è Don Mazzi, che ha spesso contatti con lui in carcere ed è pronto a prenderlo nella sua comunità Exodus. "A Natale, dopo avere celebrato la messa in carcere, non l'ho visto bene - racconta il prete in un'intervista a Chi - Sono pronto da anni ad accogliere Fabrizio qui. I magistrati hanno la documentazione in mano che dimostra come la comunità Exodus sia idonea per recuperare il detenuto Corona. Qui da me lo aspetta la palestra. Il suo ruolo sarà quello di far sudare i miei ragazzi disperati che non hanno voglia di faticare. Il suo compito è già pronto. Lo aspetto, anzi lo aspettiamo qui".

Riguardo la decisione del tribunale, poi, Don Mazzi spera di non doversi ricredere sulla giustizia italiana in cui crede molto, ma che in questo caso ha fatto un buco nell'acqua: "Non voglio nemmeno pensare che la richiesta non venga accettata - conclude - Fabrizio ha attraversato un mare in tempesta. Non sta bene. La magistratura lo ha trasformato in un 'caso' chissà per quali motivi. Non è un terrorista e non è un mafioso. Si sta facendo la galera per un reato morale. La magistratura è scivolata su una banalità, sono incazzato. Nella mia comunità ho ospitato Erika De Nardo, che ha ucciso madre e fratellino. Per il duplice omicidio è stata condannata a sedici anni. Due in più di quelli comminati a Corona, che era stato condannato a quattordici anni, ora commutati a nove anni e otto mesi".

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