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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Musica

Grignani chiede scusa ai carabinieri dopo l'arresto: "Stavo male"

La prima udienza del processo ha convalidato l'arresto del cantante che è comunque tornato in libertà con l'obbligo di firma

Gianluca Grignani rompe il silenzio dopo l'arresto di sabato sera, quando in preda ai fumi dell'alcol e sotto l'effetto di droga, ha aggredito i carabinieri intervenuti nell'hotel di Riccione dove era in vacanza con la moglie Francesca e i 4 figli. E' stata la donna a chiamare le forze dell'ordine perché il marito stava dando in escandescenza.

Il cantante, processato stamattina per direttissima, è tornato in libertà ma con l'obbligo di firma tre volte a settimana. Era già stato il suo ufficio stampa a chiarire la vicenda, spiegando che a chiamare le forze dell'ordine è stato il cugino di Grignani, non la moglie, spaventato dalle sue crisi di panico, ma l'autore di "Destinazione Paradiso" ha voluto dire la sua in un lungo post su Facebook con cui ha anche chiesto scusa ai carabinieri: "State leggendo un sacco di cose e le state commentando - ha scritto Grignani - e per quanto vi garantisco che non ci si abitua mai ai giudizi sommari e a certe cattiverie gratuite, è giusto e normale che sia così. E lo accetto. Non lo scoprite oggi e non ve lo devo raccontare che non sono una persona facile. E non lo sono né per me, né per chi mi sta intorno. Ma tant'è. Non mi nascondo, credo di non averlo mai fatto (e credo ve ne siate accorti negli anni). Né tantomeno ho mai pensato di aver qualcosa da insegnare a qualcuno, né ho mai pensato di poter essere d'esempio per chicchessia. Detto ciò. Non sono in questura né in ospedale, ma a casa con Francesca e i bimbi". 

"Ieri ho avuto una giornata difficile - si legge ancora - Brutta. Si, perchè capita anche a noi privilegiati, quelli per intenderci baciati dalla fortuna e dal successo, quelli che non sono costretti ad alzarsi tutte le mattine all'alba per andare a lavorare e tutto quello che meglio vi viene da pensare. Ero stanco, nervoso, ansioso, mi è venuto un attacco di panico, ho avuto paura, e ho perso il controllo. Non ce l'avevo con nessuno, non ho alzato le mani su nessuno, stavo male, ho bevuto, quando Francesca ha capito la situazione si è allontanata con i bimbi e ad assistermi è rimasto un mio amico. Mi mancava l'aria, mi mancava tutto, avevo evidentemente bisogno d'aiuto e abbiamo chiamato i carabinieri. Non ho buttato nessun rappresentante dell'Arma giù dalle scale, non ho aggredito nessuno, ma ero in stato confusionale e caricarmi sull'auto non è stato semplice e probabilmente è volata qualche spinta. Affronterò tutto questo esattamente per quello che dev'essere e ne pagherò le conseguenze. Su tutto voglio scusarmi con i Carabinieri intervenuti sul posto, e con chi ieri sera se l'è dovuta vedere col peggio di me. Che c'è, è sempre li, da doverci fare i conti tutti i giorni. E a volte esagera".

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