Anche il Codacons contro i concerti di Jovanotti: "Provoca danni ambientali, intollerabile"
Anche l'associazione dei consumatori si aggiunge al coro delle polemiche contro i concerti
Jovanni nel mirino del Codacons. Dopo gli ambientalisti anche l’Associazione dei Consumatori arriva a scagliarsi contro il Jova Beach Party, i 21 concerti che il cantante terrà nelle spiagge d’Italia. Ad alimentare le polemiche il rischio a cui gli eventi potrebbero sottoporre la flora e la fauna delle location naturali. Il Codacons si unisce così al coro di proteste che nell’ultimo periodo si fanno sempre più feroci e che sono state lanciate da alcuni gruppi di ambientalisti.
"E' intollerabile - riferisce all’agenzia Adnkronos il presidente Codacons, Carlo Rienzi - che un evento pubblico, per di più dedicato alle tematiche della sostenibilità, produca disagi e danni sul fronte ambientale”. La responsabilità in questi casi, secondo il presidente dell'associazione, "è delle amministrazioni comunali che forniscono permessi e autorizzazioni ai concerti, e che devono vigilare su come si come si svolgono tali eventi e prevenire abusi e danni all'ambiente". Non tutti i comuni "hanno spazi adatti ad ospitare concerti che attirano un elevato numero di partecipanti -scandisce Rienzi - e in nessun caso il territorio può subire conseguenze o modifiche a danno di flora e fauna. L'interesse ambientale è infatti prioritario rispetto a quello economico di soggetti privati che organizzano eventi come il Jova Beach Party”.
WWF difende Jovanotti
Dalla parte di Jovanotti però un alleato di livello. A fianco del cantante è sceso niente di meno che il WWF, che sarà partner dell’evento per favorire la trasformazione ecologica dei concerti, rendendoli il meno impattanti possibile e facendoli diventare anche un amplificatore di messaggi per la trasformazione dei nostri stili di vita. Anche lo stesso Jovanotti, nel fuoco delle polemiche, ha messo a punto dei progetti a favore dell’ambiente. Il cantautore prima dell'inizio del tour, ha annunciato il progetto ambientale Ri-Party-Amo che si propone di agire su tre aree di sviluppo: "Puliamo l'Italia" con l'obiettivo di pulire 20 milioni di metri quadri spiagge, laghi, fiumi e fondali; "Ricostruiamo la natura" per realizzare 6 macro azioni di ripristino degli habitat; "Formiamo i giovani" con un piano formativo per più di 250 mila studenti, 8 workshop universitari, borse di studio e programmi didattici per la scuola. Tuttavia nonostante l'impegno e lo sforzo diffuso non si placano le polemiche.