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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il Ripley's nega che Kim Kardashian abbia danneggiato l'abito di Marilyn Monroe al Met Gala

Il museo con un comunicato stampa ha negato che la celebrità abbia rovinato l'abito vintage con 60 anni di storia

Nelle ultime settimane ha indignato i social la notizia secondo cui Kim Kardashian avrebbe danneggiato l’abito di Marilyn Monroe indossato al Met-Gala. La donna aveva sfoggiato l’iconico vestito color carne tempestato di cristalli che la diva utilizzò per cantare “Happy birthday, Mr. President” a John F. Kennedy del 1962. Lunedì la testata Pop Crave ha pubblicato una foto del prima e il dopo dell’abito. Dopo essere stato indossato dalla celebrità 41enne il vestito, che vanta 60 anni, mostra evidenti segni di logoramento: il tessuto appare sbrillentato, specie in prossimità della cerniera, mentre molti dei cristalli che tempestavano l’indumento sono spariti. Dopo le numerose critiche ricevute il museo Ripley's Believe It Or Not! , proprietario del capo che ha prestato alla Kardashian, è arrivato a smentire le accuse. 

Il report del 2017

Il museo olandese ha rilasciato giovedì un comunicato stampa in cui fa luce sulle condizioni del vestito, che era stato acquistato nel 2016 per $ 4,8 milioni. Il Ripley's  ha innanzi tutto voluto evidenziare lo stato del capo, che già prima di essere indossato da Kim, non versava nelle condizioni migliori. Il museo ha  condiviso infatti un rapporto sull’abito stilato nel 2017: “Il vestito presenta parti tirate e consumate. Questo non sorprende vista la delicatezza del materiale. C'è un’increspatura sulla zip”. Ripley's ha poi insistito sul fatto che non si siano verificati ulteriori danni nel breve tempo in cui la Kardashian ha sfilato con indosso il modello. La celebrità ha indossato l’abito solo per calcare il red carpet per poi vestire una replica. "Dalla parte inferiore dei gradini del Met, dove Kim è entrata nell'abito, alla parte superiore in cui è stato restituito, l'abito era nelle stesse condizioni iniziali", ha affermato Amanda Joiner, vicepresidente delle licenze di Ripley, che ha viaggiato personalmente con l'abito da Orlando a New York. La donna ha inoltre monitorato l’indumento durante tutta la giornata del Met Gala.  

Una scelta che crea dibattito

Il Ripley’s  ha anche replicato a chi contestava la decisione del museo di prestare un pezzo tanto prezioso: “Non c'è dubbio sulla fragilità del vestito e c'era un rischio calcolato associato all'indossarlo, ma Ripley's ha raccolto per anni notevoli cimeli della cultura pop, oggetti storici e manufatti incredibili. La nostra missione è sia intrattenere che educare, e innescare conversazioni e dibattiti come quello che ha innescato questo vestito. Non importa quale sia il tuo punto di vista, l’importanza storica dell'abito non è stata negata, ma piuttosto evidenziata”.  Per quanto riguarda un pagamento fatto dalla Kardashian a favore del museo il Ripley’s ha negato le voci: ” Kim Kardashian non ha pagato Ripley's Believe It or Not! per indossare l'abito, né l'azienda l'ha pagata. Piuttosto, Kardashian ha fatto una donazione di beneficenza a due enti di beneficenza nella grande area di Orlando per conto di della compagnia."

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