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Martedì, 16 Aprile 2024
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Kate Middleton definita "manichino senza personalità" nel libro di Hilary Mantel

Le parole della scrittrice sono state travisate da tutti, vanno lette nel giusto contesto

Da ieri non si parla d'altro se non delle accuse scagliate sulla Duchessa Kate da parte di Hilary Mantel.
Mantel è una nota scrittrice britannica 60enne, tra l'altro unica donna a vincere per ben due volte il premio letterario Booker Prize e recentemente anche il Costa Prize.  E' sempre stata tra le scrittrici più talentuose ed affermate del regno inglese, ma non appena ha osato toccare i beniamini reali, l'intera Inghilterra le si è schierata contro.

Dopo un mese dell'uscita del suo romanzo “Bring up the bodies”, la scrittrice concede una lettura di alcuni estratti al British Museum organizzata dal "London review of Books literary" e in quest'occasione spuntano frasi rivolte alla Duchessa di Cambridge come "Un manichino senza personalità, una bambola con un sorriso di plastica".

È stato subito un putiferio, tanto che anche il Primo Ministro David Cameron, oggi si è schierato in difesa della Middleton dicendo che la Mantel è un'ottima scrittrice, ma le sue critiche a Kate sono state troppo forti e decisamente inadeguate.

Hilary Mantel sorpresa dal polverone alzato da lei stessa, ha subito invitato tutti coloro che l'hanno accusata di lesa maestà a rileggere le sue frasi inserite nell'intero contesto.

In realtà, al contrario di ciò che riportano in modo frivolo molte stampe scandalistiche, basta dare un'occhiata a giornali come “The Telegraph” o “The Huffington Post” per capire che effettivamente il messaggio dato dalla scrittrice è stato monopolizzato con il solo obiettivo di “far chiacchiera”.

Lei non ha attaccato Kate Middleton. Ha dato una critica femminista della monarchia. In verità quando ha descritto la bella Kate parlando di  un “sorriso forzato di una donna con la morte negli occhi” si riferiva semplicemente al pittore Paul Emsley che l'ha così dipinta nel suo ultimo quadro.

Kate Middleton

Inoltre il vero proposito di Mantel non era quello di un attacco contro il suo aspetto fisico o la sua personalità, ma bensì un attacco alla macchina politica e mediatica attorno a questa giovane donna, che la riduce a niente, ad “un manichino in vetrina, senza una propria personalità, interamente definita da quello che indossa”. Non è quindi l'accusa verso una donna indifesa, ma un attacco a come alcuni media canonizzano le donne reali (e non solo le donne reali), rendendole senza voce e senza scopo. Proprio per questo definisce Kate come la principessa perfetta, perché bella da guardare, senza pretese e senza “rischio di far emergere il suo carattere”. Al contrario, Lady D viene quindi definita “scomoda” a causa del suo carattere forte e deciso, perchè sapeva ciò che voleva e ragionava in modo autonomo.

Alla fine, il discorso di Hilary non è nemmeno incentrato interamente sul ruolo della Duchessa. La scrittrice fa quindi notare che il fatto che siamo così pronti a cogliere la minima critica su una donna reale ed in stato di gravidanza, è una conferma di ciò che Mantel sta cercando di esprimere - "siamo pronti in qualsiasi momento a strappare il velo di rispetto e si trattano le persone reali in modo disumano ".  Mantel sta semplicemente raccogliendo le conseguenze di aver osato far notare pubblicamente ciò che tutti sanno da tempo, ma che non ammettono.

Kate però non sembra raccogliere le accuse (a conferma di essere senza carattere?) e ieri si è recata, come da programma, alla Hope House, il centro di recupero per donne con problemi di dipendenza. Per la prima volta ha mostrato il suo pancino, in una delle sue abituali mise: capelli slegati e immancabile scarpa con tacco. Vestito a maniche lunghe che risalta le sue nuove forme e mano sul ventre. Davvero l'incarnato della tranquillità (o la replica di un manichino dell'Upim come direbbe la Mantel).

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