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Giovedì, 25 Aprile 2024
Gossip

Katy Perry in Madagascar con l'Unicef

La cantante ha prestato la sua popolarità per sensibilizzare il mondo verso i problemi dei bambini africani. Ha giocato, riso e fatto lezione con loro

Kety Perry ha deciso di prestare la sua immagine per una nobile causa: aiutare i bambini africani coinvolti in una situazione di estrema povertà.

Così la cantante è volata in Madagascar calandosi nella realtà che i bambini vivono tutti i giorni per capirne le vere problematiche: “Sono grata all’Unicef per avermi dato l’opportunità di vedere in prima persona come i loro programmi possano fare la differenza nella vita dei bambini. Io sono una testimone di questo” ha dichiarato la star.

Nell'isola africana, la Perry ha incontrato i piccoli orfani che vivono nelle baraccopoli della capitale Antanarivo, visitato asili, scuole e ospedali costruiti nei villaggi semiabbandonati dal fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia. La cantante ha giocato, disegnato e studiato con i bimbi.

Strabiliata dall'esperienza fatta, racconta, al suo rientro in America, le giornate e le difficoltà di questi bambini africani: “L’educazione è un’incredibile opportunità qui. Ho visitato una comunità molto remota in cui i bambini e gli insegnanti percorrono a piedi una strada ogni giorno per 45 minuti solo per arrivare a scuola. Questa è una testimonianza di quanto apprezzino l’opportunità di accrescere la loro istruzione”.

Katy Perry in Madagascar per l'Unicef

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Un volto, quello di Katy, che si aggiunge alle tante star, come Madonna ed Angiolina Jolie, che hanno prestato la loro immagine e la loro popolarità per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi trattati dall'organizzazione di volontariato.

Sul sito dell'Unicef sono riportate tutte le attività a cui Katy si è prestata sull'isola, non sempre senza difficoltà, ma con un'enorme soddisfazione finale.
“In meno di una settimana in Madagascar – racconta la cantante - sono andata dai bassifondi urbani affollati ai villaggi di campagna più remoti e ho aperto i miei occhi sulla necessità imprescindibile di poter fare una vita sana con la giusta nutrizione, igiene, e protezione contro lo stupro e l’abuso che l’Unicef sta contribuendo a fornire” .

Notare che nonostante le sue solite mise frizzanti ed appariscenti, si è presentata sul posto con un look davvero diverso a quello a cui ci ha abituati. Una semplice t-shirt nera sponsorizzata Unicef e capelli raccolti, perfettamente consono al tipo di visita che stava andando a fare.

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