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Giovedì, 25 Aprile 2024
Love & corn

Pupo playboy: "Per liberarmi di una amante ho detto che sarei morto"

Il cantante racconta senza filtri la sua 'carriera' da tombeur de femmes: "Prendevo la mia Jaguar e portavo le mie amanti a Venezia al Cipriani o al Danieli. Quante sberle mi sono beccato perché confondevo i loro nomi!"

Pupo, attualmente a teatro con «Pinocchio», confessa di essere stato un gran bugiardo. "Sono arrivato ad avere una decina di flirt in giro per il mondo e tre, quattro in Italia - racconta al settimanale 'Oggi' - Inventavo concerti inesistenti, esibizioni private, riunioni, contratti da firmare. Poi prendevo la mia Jaguar e portavo le mie amanti a Venezia al Cipriani o al Danieli. Quante sberle mi sono beccato perché confondevo i nomi delle donne!".

Enzo Ghinazzi, questo il vero nome, confessa la sua lunga carriera da playboy, senza risparmiarsi sulle circostanze più curiose in cui è incappato. La bugia di cui più si vergogna? "Non sapevo come liberarmi di una donna e allora andai da lei e piangendo la convinsi che mi restavano poche settimane di vita, che era meglio non vedersi più". Quella più rischiosa, invece, riguarda le sue notti brave: "Ho i brividi a pensarci - afferma - Nel 1983 un giorno perdo a carte 75 milioni di lire e pago con tre assegni da 25 milioni. Dopo qualche tempo la Polizia fa un blitz e scopre una bisca a Bergamo dove rintraccia i miei assegni e arresta un gruppo di truffatori... Senonché 7 o 8 anni dopo quella gente esce di galera, si ricorda del mio debito e mi viene a cercare. Nel frattempo però io mi ero giocato tutto. Mi salvai inscenando la mia disperazione e dicendo una bugia squallida: inventai che avevo un gravissimo problema familiare, che mia madre o una delle mie figlie aveva una malattia rara e costosissima. Fui così credibile che rinunciarono"

Pupo e la dipendenza dal sesso

In passato, Pupo aveva già raccontato di aver sofferto di "sesso-dipendenza". "Ora va molto meglio. Ho imparato a governare gli impulsi. In materia ho dato fin troppo: tra masturbazioni e passioni occasionali non mi sono fatto mancare nulla”, ha confidato: “Ho sofferto non poco: quando dicevo di essere affetto da quella patologia venivo deriso e preso poco sul serio. Ma chi ha vissuto questo tipo stesso problema sa che non è facile uscirne". Ed ha aggiunto: "Sarò bigamo anche nell’aldilà. Nella mia cappella (regalo che dice di essersi fatto da solo per il suo compleanno, ndr) ci sarà posto per me, per la mia compagna Patricia, per mia moglie Anna (convive cone entrambe, ndr) e per le persone che amo”.

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