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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Denunciato per aggressione, Moreno respinge le accuse di Miss Simpatia

Il rapper ex vincitore di 'Amici' è stato denunciato dalla collega che con un lungo racconto sui social, ha affermato di essere stata picchiata e minacciata da lui. Secca la replica del cantante: "Non ci sono state aggressioni, né violenze né occhi neri"

Il rapper Moreno Donadoni ha respinto tutte le accuse avanzate contro di lui dalla collega Sandra Piacentini, meglio nota come Miss Simpatia, la quale, con un lungo post pubblicato sulla sua pagina Facebook, ha diffuso la notizia di averlo denunciato per aggressione.

La cantante ha dichiarato che il vincitore della dodicesima edizione del talent 'Amici' l'avrebbe picchiata e minacciata a Madrid durante il viaggio di ritorno da un concerto a Città del Messico. A sostegno della sua tesi ha anche pubblicato la copia della denuncia e ha promesso di pubblicare conversazioni e testimonianze dell'accaduto, dato che lui avrebbe addirittura trascorso alcune ore in carcere. 

Poche ore prima Miss Simpatia aveva fatto accenno all'aggressione sul social senza però fare alcun nome, ma limitandosi ad aggiungere una foto di lei con un cerotto sull'occhio: "La foto è relativa ad una congiuntivite bruttissima che mi ha preso dal pianto nervoso di tutto ciò che ho subito" aveva scritto.

Poi la sua versione dei fatti: "Qui non si tratta di RAP. Di musica o gossip. Ma di V I O L E N Z A e tutela delle donne. È successo a me, ma poteva succedere a te. Poteva succedere a tua sorella, a tua moglie o alla tua ragazza. Ogni giorno succede a milioni di ragazze. E queste cose non devono succedere. Perché solo in Italia, se un personaggio pubblico aggredisce fisicamente una donna su un aereo, la minaccia di morte e di rapirle il figlio di 3 anni, vieni invitata a non denunciare il fatto. E se succede di nuovo? Se dovesse presentarsi sotto casa e picchiarmi? Se dovesse rapire mio figlio? Io devo denunciare. Devo. Devo perché a Madrid, se ho avuto il privilegio di essere protetta, ascoltata e tutelata, è perché altre donne prima di me hanno avuto il coraggio di denunciare, magari a rischio della propria vita. Devo perché è solo grazie a loro, che anche se uscivo terrorizzata dall'aereo, Moreno non abbia continuato ad offendermi, minacciarmi o picchiarmi, come aveva fatto sino a quel momento".

"Ringrazio le autorità spagnole che mi hanno OBBLIGATA a denunciare l'accaduto in Spagna, perché solo ora riconosco che senza il loro aiuto, senza la legge, avrei ceduto alla paura che aveva pietrificato il mio senso civico, che è  quella responsabilità che ognuno di noi ha nei confronti dell'altro, in questo sistema che chiamiamo società" - presegue il post - "Ma che società è un posto dove ti dicono che è inutile denunciare, che le autorità non possono fare niente, che i gli avvocati e i media metteranno tutto a tacere. Forse c'è qualcosa che non va.Ho accettato mio malgrado per placare l'ira di Moreno, convincendo il management e gli organizzatori dell'evento, che si erano subito mostrati contrari, visto l'atteggiamento inquietante da lui mostrato nei loro confronti fin dal suo arrivo. Moreno si è comportato in maniera poco professionale con tutti compresa Barbara Fava. Barbara è una ragazza italiana che lavora a Città del Messico (modella attrice e atleta professionista). Grazie a lei siamo riusciti a girare un videoclip con una famosa casa di produzione del Mexico".

"La lite tra me e Moreno è scoppiata perché Barbara, stanca dei comportamenti di Moreno, ha telefonato in Universal Italia dove ha un conoscente e ha raccontato cosa combinava in Mexico Moreno" aggiunge: "Ogni paese ha i suoi usi, costumi e vanno rispettati. Non si può andare all'estero e pensare di trattare o prendere in giro tutti come accade in Italia. Ad ogni modo Moreno pretendeva di essere difeso da me con Barbara perché aveva paura forse di ripercussioni lavorative. Io mi sono rifiutata al che (questo succedeva in aereo dal ritorno del viaggio in mexico) Moreno ha iniziato a dirmi "sei una puttana" "tuo figlio è un figlio di puttana" , "appena scendiamo dall'aereo ti ammazzo", "meriti di essere stuprata" , "porto via tuo figlio"…. e cose peggiori che non riesco a ripetere".

La Piacentini ha quindi parlato espressamente di violenza fisica: "Dopo giorni e giorni di insulti da parte di Moreno quando mi ha detto Puttana io ho risposto "tua madre" ovviamente non perché pensavo che la madre sia una puttana ma perché mi ha presa per sfinimento e sono caduta in basso nel rispondere. Questo ha scatenato l'aggressione fisica. Moreno mi ha strappato i capelli, ha cercato di spezzarmi le dita e mi ha infilato in bocca le dita cercando di lesionarmi la bocca. Sono giorni che io ho l'ansia, non riesco ad uscire sola di casa e la notte non dormo. Rivivo ogni momento quelle scene di violenza. Ma non è stato il dolore fisico ha farmi male ma le sue parole contro mio figlio".

Nel suo lungo racconto, Miss Simpatia prosegue spiegando che Moreno sarebbe stato interrogato dalle autorità spagnole ("Sono stata fortunata fossero successe in Italia queste cose Moreno non finiva in carcere. Anche se per poche ore") e che ci sono testimoni dell'espisodio ("Il personale di bordo ha chiamato le forze di Polizia spagnole, che lo hanno tradotto in carcere ed interrogato per alcune ore, prima di rilasciarlo..... Sono rimasta una notte a Madrid e Moreno dopo essere stato rilasciato dal carcere è piombato nell'albergo dove mi trovavo e ha continuato a molestarmi con chiamate e messaggi nonostante l'avvocato di Moreno lo aveva intimato di smettere. Al mio arrivo in Italia l'Avvocato di Moreno mi ha inviato le scuse da parte di Moreno per il suo comportamento. Ma le scuse non bastano").

Ovviamente, di fronte ad una così pesante accusa, il rapper vincitore di Amici non poteva restare in silenzio e ai social ha affidato la sua replica: "A seguito della pubblicazione di alcune notizie false e gravemente lesive sia del mio onore di uomo che della mia immagine di artista, intendo chiarire questa assurda vicenda (avendo già demandato alle sedi opportune l’individuazione delle relative responsabilità). Si, è vero, io e la Signora Piacentini siamo partiti per il Messico insieme e, al ritorno, durante lo scalo a Madrid, abbiamo litigato. La discussione è nata perché non ci siamo trovati all'appuntamento per andare in aeroporto. Ho sbagliato perché mi sono innervosito e sono volate parole di troppo. Dopo avermi offeso pesantemente, la Signora Piacentini mi ha spinto, io mi sono aggrappato a lei e le ho afferrato una mano per non cadere. Era il giorno dell’attentato a Bruxelles, c’era molto nervosismo intorno a noi e i toni della discussione hanno attirato l'attenzione della polizia aeroportuale: siamo stati fermati e interrogati entrambi. Ho appreso solo dopo che era stata sporta una denuncia contro di me. Non sono mai stato portato in carcere e dopo un paio di ore eravamo in giro per l’aeroporto, cercando un volo che ci portasse a casa. Non avendolo trovato, ognuno di noi ha prenotato un diverso albergo. Ciononostante, la Signora Piacentini mi ha chiesto di raggiungerla in camera, dandomi l’indirizzo del suo albergo (singolare che abbia invitato in camera il suo aggressore! Strano anche che, vedendomi arrivare, non abbia chiamato la polizia o che mi abbia aperto la porta della camera, no?). In albergo da lei abbiamo parlato e abbiamo fatto pace (almeno lo pensavo). Non ci sono state aggressioni, né violenze né occhi neri (come confermato dalla stessa Piacentini che ha provato prima a far credere di avere un occhio incerottato dovendo poi ricorrere ad attribuire la benda ad una congiuntivite improvvisa)".

"Purtroppo non è la prima volta che la Signora Piacentini tira in ballo persone che lavorano nel settore della musica per attirare l’attenzione" prosegue ancora il rapper: "Non sto al suo gioco e chiarisco che non è in corso con la Signora Piacentini alcuna relazione sentimentale, come la stessa ha persino dichiarato. Ho dato mandato ai miei legali di tutelarmi in seguito a questo grave episodio di strumentale e studiata denigrazione nei miei confronti".


 

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