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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Paolo Brosio: "Non è bello fare scherzi sulla fede"

Il giornalista, ospite a "Domenica Live", torna a parlare dello scherzo ai suoi danni realizzato dalle Iene

Per giorni non si è parlato d'altro, ma stavolta a commentare lo scherzo ai danni di Paolo Brosio è proprio il diretto interessato. Il giornalista, ospite a "Domenica Live", ha raccontato di essersi sentito ferito, ma soprattutto preso in giro su un tema così delicato come la fede che per lui rappresenta l'unico punto fermo della sua vita.

Le Iene avevano architettato una vera diavoleria: una telefonata di Papa Francesco, ovviamente finta, al giornalista convertito anni fa grazie a un pellegrinaggio a Medjugorje. Le lacrime di Brosio al telefono con Bergoglio, però, hanno spiazzato i carnefici che davanti alla profondità di certi sentimenti non sono più riusciti ad andare avanti con lo scherzo e si sono tolti la maschera, provocando la dura reazione del giornalista.

"Lo scherzo è stato registrato nel 2013 - ha raccontato Brosio alla D'Urso - Poi qualche mese fa mi ha chiamato Paolo Bonolis. Aveva visto lo scherzo e mi ha voluto incontrare. Ci siamo visti un paio di volte e io ho detto che non avrei mai firmato la liberatoria per mandare in onda questo scherzo perché per me la fede è una cosa seria, non uno scherzo". Poi il ripensamento: "Ho riflettuto, ho pensato che l'inizio del mio libro di quest'anno è proprio una lettera aperta a Papa Francesco. E ho accettato che venisse messo tutto in onda, ma soltanto in cambio di un aiuto per la costruzione del primo pronto soccorso di Medjugorje".

Nel ricordare lo scherzo a Brosio spunta ancora qualche lacrima: "Fare scherzi sulla fede non è una cosa molto bella - ha spiegato - anche se poi Le Iene si sono scusate. In più per tutto il 2015 sul sito del programma ci sarà il progetto 'Mattone del Cuore'. Alla fine è nata una cosa buona".

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