Ricky Martin bullo omofobo
Il cantante si confessa in un'intervista a GQ
Nel 2008 la paternità grazie a una madre surrogata che ha dato alla luce i suoi gemelli Valentino e Matteo, 2 anni dopo l'outing, oggi Ricky Martin vive felicemente la sua omosessualità accanto al compagno Carlos Gonzalez Abella e ai figli.
Il percorso che l'ha portato ad accettare di essere gay però non è stato facile. Il cantante portoricano è cresciuto con l'idea che l'omosessualità fosse un peccato da condannare ad ogni costo e ha confessato in un'intervista su GQ di essere stato, da ragazzo, un bullo omofobo.
"Guardando al passato mi rendo conto di essere stato prepotente con i gay - ammette Ricky Martin - Avevo interiorizzato l’omofobia ma mi rendevo conto che lottavo con me stesso per scappare da questi sentimenti sbagliati. Da giovane ero molto arrabbiato e ribelle. Guardavo gli omosessuali e pensavo 'No, non sono come loro. Non voglio esserlo'. Provavo un senso di vergogna, ma quando ti viene detto dalla società che sei sbagliato e te lo dice chiunque ti circondi, compreso il tuo credo religioso, la mia sicurezza ha vacillato".
La paura del pregiudizio non solo non gli permetteva di essere se stesso ma aveva innescato un processo di rifiuto:" Me la prendevo con quelli che mi stavano intorno" spiega e sull'educazione dei figli a riguardo ha le idee chiare:" Non voglio che i miei figli crescano in una casa piena di bugie o pensare che ci sia qualcosa di sbagliato ad essere gay. Amo l’onestà e la verità".
