Robin Williams, ore drammatiche prima della morte: le rivelazioni shock
Un programma televisivo britannico ha svelato alcuni retroscena sul suicidio dell'attore che soffriva di manie di persecuzione e aveva una paura folle di essere gravemente malato
Demenza, allucinazioni e paranoie: sembra che Robin Williams poco prima della morte avesse sviluppato diverse psicosi, tra cui il timore che qualcuno volesse fargli del male e quello di essere malato. A riportare la notizia è stato un programma di Channel 5, ripreso dal Daily Mail che ha elencato i particolari dettagliati delle ore precedenti al suicidio, avvenuto lo scorso 11 agosto.
In base alle indagini compiute, pare che il giorno prima di togliersi la vita l'attore abbia infilato la sua collezione di orologi pregiati dentro un calzino prima di consegnarla a un amico. Gli avevano diagnosticato il Parkinson, ma frugando su Internet si era convinto di avere altre patologie, motivo per il quale nelle ultime 24 ore di vita, avrebbe cercato freneticamente di comprare medicinali online.
L'autopsia, inoltre, ha rivelato che l'attore soffriva di 'Demenza da corpi di Lewy', una malattia neurodegenerativa della quale nessuno se n'era mai accorto ed è probabile che fosse questa la causa dei suoi disturbi, quali insonnia e attacchi d'ansia, continue oscillazioni tra momenti di lucidità ad altri in cui cadeva in stato confusionale.
Secondo gli esperti, non è escluso che fosse venuto a conoscenza della patologia negli ultimi giorni di vita e proprio per questo avesse intensificato le sue paranoie. Un altro particolare inquietante emerge dalle indagini di Channel 5: dopo essersi tagliato le vene dei polsi, Williams avrebbe ripulito il sangue dal bagno, particolari che, per quanto utili a comprenderne l'animo turbato, non aggiungono né tolgono nulla al dolore per la sua perdita, nonostante sia trascorso meno di un anno.
