Il concerto all'Arena di Verona dello scorso 29 maggio ha celebrato il ritorno professionale di Al Bano e Romina Power dopo vent'anni di assenza e il successo ottenuto in termini di di pubblico e di ascolti ha suffragato la certezza che i due, insieme, siano ancora una bomba mediatica che non accusa il passare del tempo.

E al di là di ogni screzio sentimentale tra i due e del gossip che ha inevitabilmente investito il loro pubblico incontro, l’emozione per un evento simile è stata chiara e tangibile, come la stessa Romina ha raccontato in un’intervista apparsa su ‘Top’ in cui ha svelato i retroscena intimi della sua vita che l’hanno indotta ad accettare di comparire ancora accanto al suo ex marito.

Per tanti anni avevo smesso di cantare quelle canzoni, ma poi, col passare del tempo, mi è tornata la voglia di farlo. Per quanto riguarda l’Arena di Verona, dove abbiamo tenuto un grande concerto insieme, non nascondo che mi fa un certo effetto. Che dire, spero che Verona porti più fortuna a noi che a Giulietta e Romeo! Non sapevo che saremmo stati in diretta su Raiuno, altrimenti non so se avrei accettato! Mi sono preparata un po’ per mesi. Ma non ero preoccupata perché accanto a me ed Al Bano ci sono musicisti che erano con noi già anni fa. Sinceramente mi stupisce molto il fatto che la gente voglia ancora vederci in concerto nonostante tutti i nuovi cantanti che ci siano in giro.

Dopo anni contrassegnati da glorie professionali ma anche da dolori personali, come la scomparsa della figlia Ylenia, la Power si è convertita al buddhismo ed è stata proprio la ricerca di una profonda spiritualità a permetterle di ripartire, di dedicarsi a nuovi progetti e di ritrovare la serenità in un nuovo sodalizio artistico con il padre dei suoi figli.

Così, infatti, la cantante ha spiegato la sua scelta:

C’è stato un periodo che non solo non volevo più cantare le nostre canzoni, ma non le volevo neanche più sentire, perché ero satura. Quella eccessiva routine mi aveva spinta a staccarmi da lui, a cambiare. Dopo, però, è come se la mia stessa mente fosse cambiata, grazie al Buddhismo. E oggi mi pace tornare a cantare quelle nostre canzoni così semplici e allo stesso tempo ricche di verità. E non nascondo che per me è un grande motivo di orgoglio quando incontro in Russia gente che con le lacrime agli occhi mi confessa di aver imparato l’italiano grazie ai nostri brani: è commovente. Oppure quando mi dicono che la nostra ultima esibizione al Festival di Sanremo è stata una delle più seguite dal pubblico. (…) Credo sia importante avere una propria spiritualità, è fondamentale per dedicarsi a se stessi. Anche riavvicinarsi al pubblico è stato meraviglioso

Sul suo futuro, poi, ha accennato a qualche progetto che non esclude altre reunion con Al Bano, comprende la sua partecipazione in un film e l’impegno in una nuova fatica letteraria:

Al Bano ha il calendario pieno come solista e io ho tanti altri progetti. Reciterò in un nuovo film che gireremo in Istria, ho da promuovere il mio nuovo romanzo, uscito da poco e intitolato ‘Ti prendo per mano’ e - dulcis in fundo - ho un’installazione alla Biennale di Venezia. Mi piace spaziare e sperimentare, non fossilizzarmi e fare sempre le stesse cose. Ritengo che una forma d’arte non escluda l’altra. Al Bano invece partirà per un tour in Australia. Lui, secondo me lavora troppo. E per il suo 72° compleanno, gli ho consigliato di darsi una calmata… Glielo ripeto da sempre! Cosa faremo insieme in futuro? Qualche altro concerto. Figli non ne faccio più.

Al Bano, Romina e il bacio a Sanremo