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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Il terzo film porno di Sara Tommasi: "Di una violenza spaventosa"

Alfonso Luigi Marra, l'avvocato di Sara Tommasi, ha fatto riferimento ad un terzo film porno, o meglio ad un episodio "di un efferatezza spaventosa" accaduto in Florida e che la Tommasi sta ricordando solo ora

Non sa con quanti uomini ha fatto sesso, ricorda debolmente quei momenti, fatti di droghe, violenze inaudite e abusi. La memoria di Sara  Tommasi, la showgirl umbra caduta in un giro di produzioni hard ancora non definito, si sta ricostruendo giorno dopo giorno; al suo fianco c'è Alfonso Luigi Marra, l'avvocato che ne tutela i diritti e l'immagine e che ha fatto sì di vietare la diffusione di Confessioni private, il secondo film porno della Tommasi.

Ma ora, stando a quanto racconta lo stesso Marra, pare che esista un terzo film porno, che in realtà è stato dall'avvocato meglio definito come un episodio di un "efferatezza spaventosa": "Un caso analogo ai due precedenti nel quale i due gentiluomini di campagna (i produttori, n.d.r.) avrebbero coinvolto Sara in un terzo episodio caratterizzato da un'efferatezza spaventosa. Sara l'aveva rimosso e ha iniziato a ricordarlo solo ora che sta meglio e fa psicoterapia. Stiamo ricostruendo i fatti, poi passeremo alla denuncia, alle autorità americane, certo, ma anche alla procura di Roma, visto che di ritorno dalla Florida Sara è atterrata nella".

Sara Tommasi nel film porno

Sara Tommasi in "Confessioni private"

Gli scenari, che dunque si nascondo dietro quello che in tanti hanno definito come il luogo più adatto ad una "come Sara", sono in realtà di tutt'altra natura: la Tommasi ha raccontato di essere stata costretta ad ingerire droghe sotto minaccia, altrimenti le avrebbero fatto bere l'acido muriatico; ha raccontato di uomini grossi che la prendevano e la usavano, non ricorda precisamente con quanti di loro ha fatto sesso; ha raccontato di essere svenuta più volte durante le riprese ma di non aver mai ricevuto la dovuta assistenza; ha raccontato le violenze, il dolore fisico, la nausea, la sensazione di sporco che si sentiva attaccata addosso.

Sara, lo ha spiegato, sa bene di doversi sentire responsabile di certe scelte sbagliate, ma da qui a subire anche un briciolo di quanto le è accaduto, ci sembra troppo per chiunque.

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