Selvaggia Lucarelli promuove Zalone, il fratello del comico: "Che incoerente"

Checco Zalone continua a far discutere. Il suo "Quo Vado?" sbanca il botteghino ma divide il pubblico, e se mezza Italia ha trovato geniale il suo modo di raccontare la corsa verso il posto fisso, l'altra mezza non ha apprezzato tanta ironia. 

A schierarsi dalla parte del comico pugliese Selvaggia Lucarelli, che su Facebook ha promosso a pieni voti il film campione di incassi.

"Visto che se non dici la tua su Zalone rischi di venire isolato in laboratorio e aperto col bisturi da parte a parte per vedere cosa ci sia che non va in te, dico la mia su Zalone. Sono andata a vedere Quo vado e come è sempre capitato con i film di Zalone mi sono divertita molto. Forse più del solito. Tutto quello che ho da dire è che dovremmo essere grati a Checco per aver trasformato il "nazionalpopolare del cinepanettone" nel "trasversale di Zalone". Perchè Zalone non è roba da popolino incolto come qualcuno vorrebbe far credere, è roba per tutti o quasi. E' umorismo ben costruito, non risata facile. Non si regge su rutti, battute da caserma e culi ben inquadrati, si regge su una sceneggiatura con dialoghi e tempi comici non banali e su una maschera (la sua) che ha un po' il cinismo di Sordi e un po' il candore di Verdone, pur possedendo un' assoluta originalità. Chi pensa che confezionare una sceneggiatura (e un film) come quello di Zalone sia facile non capisce nulla di comicità, di cinema e di platee perchè no, il pubblico di Zalone non è quello della D'Urso. Anche, che è diverso. Non capisce che l'essere trasversali è talento di pochi, la nicchia di molti e spesso quei molti non sono neppure artefici di opere così indimenticabili. Amen".

Tra i tanti commenti al post, con sorpresa spunta quello di Francesco Medici, fratello di Checcho Zalone, che senza mezzi termini sentenzia: "La super incoerente". Francesco ricorda la vecchia antipatia nutrita dalla Lucarelli nei confronti di suo fratello, dopo che il comico l'aveva etichettata come "la tettona che fa tv". Parole che la giornalista non aveva preso molto bene, ma a quanto pare l'ascia di guerra è bella che sepolta, o perlomeno, come ha risposto lei ad un altro utente "l'uomo è un altro discorso. Io lo sono andata a vedere al cinema, andarci a cena magari è un'altra storia".