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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Isabella Ferrari in Rai a 16 anni perché amante di Boncompagni": Barbara Carfagna al vetriolo, è bufera

La conduttrice del Tg1 commenta con un pungente post su Facebook gli "altarini" del famoso autore e regista tv scomparso pochi giorni fa. Pioggia di critiche sui social, e si scomoda anche Travaglio

Il suo amore per le donne giovani non è mai stato un segreto, tanto da ideare un programma come "Non è la Rai", dedicato alle teenager, che ha lanciato alcune di quelle che oggi sono vere e proprie star, come Ambra Angiolini, Claudia Gerini, Sabrina Impacciatore. Gianni Boncompagni sapeva fiutare il talento, oltre che apprezzare la loro bellezza. E loro, oggi che non c'è più, lo ricordano con immensa gratitudine. 

Con qualcuna delle sue pupille, però, non ha avuto solo rapporti professionali. A ricordarlo è la conduttrice del Tg1 Barbara Carfagna su Facebook: "Quanto cambia chi è la persona che lo compie nel racconto di un comportamento? Tutti amavamo e piangiamo la morte di Gianni Boncompagni. Io me lo ricordo a qualche festa da D'Agostino in cui si parlava di Berlusconi. Anche lui aveva avuto amanti minorenni e le aveva piazzate con successo, anche nella TV di Stato. C'era anche Freccero che chiosava: 'la vita è come il film La Società degli uomini'. E, come spesso accade, aveva ragione". La Carfagna fa i nomi: "Una di queste amate e piazzate in Rai a 16 anni, era lei. Isabella Ferrari (ritratta in foto con Boncompagni e Travaglio, ndr). Qui insieme a uno dei più grandi accusatori di Berlusconi per le vicende Ruby e Noemi. Però Boncompagni lo abbiamo sempre visto tutti solo come un creativo Pigmalione. Lei e la Gerini come due miracolate per averlo avuto accanto, brave belle e intelligenti; una oggi pure sofisticata intellettuale, in Teatro con Travaglio. Una parte la fecero fare pure a lui, Bonco sul palco con Ingroia Ruotolo e Di Pietro. Perché alla fine questo è stato l'esito di un comportamento oggi condannato, ma negli anni '80 accolto e finanziato pure con i soldi pubblici. Lui vedeva chiaramente questi paradossi, anzi li sottolineava in interviste ficcanti e ne rideva".

Un post pungente, che ha fatto cadere dalla sedia Travaglio. Il giornalista, infatti, ha subito replicato su Dagospia: "Vedo che una valorosa 'collega' della Rai ha approfittato della morte di Bonco per farsi un po' di pubblicità gratuita". Parole che Barbara Carfagna ridimensiona, sempre sul social: "Leggo che Marco Travaglio ha preso la mia osservazione molto sul personale. In realtà stavo condividento su Facebook il ricordo di una conversazione con un ironico Boncompagni e le sue stesse considerazioni. Sono perfettamente d'accordo con Travaglio per quanto riguarda le diverse responsabilità tra un premier forse ricattabile e un autore tv. Ciò non toglie che il consenso cambi negli anni, come i costumi; e che episodi analoghi vengano valutati, a prescindere dai risvolti legali, in base ai tempi e alle persone".

Tante le critiche anche da parte degli utenti, che l'hanno accusata di cattivo gusto. La risposta della giornalista è tranchant: "Ho riportato una riflessione dello stesso, ironico, Boncompagni, che evidentemente si accettava più di quelli che lo amavano".

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