Claudio Lippi al veleno: "Cristina Parodi asettica, a Domenica In mancanza di rispetto"
Il conduttore: "L’esperienza di Domenica in mi ha avvilito. Ho fatto quel che mi è stato chiesto, cioè niente, e ho portato avanti faticosamente la mia inutile presenza"

Claudio Lippi senza filtri. Al termine della stagione televisiva, il conduttore milanese, 72 anni, si dice insofferente nei confronti della Rai, in cui - afferma - "regna la confusione perché la situazione politica è precaria", e di come il suo lavoro è stato gestito in questi mesi da "Domenica In".
In un momento politico turbolento come quello che sta vivendo il Paese, Lippi, si lascia andare a dichiarazioni nette su Rai e politici. “In Rai? Regna la confusione. Stanno prendendo decisioni sui palinsesti futuri, ma è tutto palesemente precario, perché precaria è la situazione politica […] - dichiara - vertici dell’azienda sono con gli scatoloni sotto la scrivania. Da anni dicono che bisogna togliere la politica dalla Rai, ma è un’utopia, perché da sempre le nomine vengono spartite secondo la composizione parlamentare. Io sono molto orgoglioso di essere fuori dal meccanismo politico, ma ho davanti a me una nutrita lista d’attesa”.
La rabbia di Claudio è dettata anche dal mancato rispetto che l'azienda avrebbe avuto nei suoi confronti. "L’esperienza di Domenica in mi ha avvilito - prosegue - Mi hanno fortemente voluto nel cast sin dall’inizio, ma dalla prima puntata c’è stato un uso improprio della mia persona e non si è più potuto recuperare. Il progetto con le signore Parodi, ahinoi, è fallito sul nascere". Maretta con Cristina? "Tutto si è concentrato su di lei, senza però capire a cosa si andasse incontro. A un prodotto urlato come Domenica live, pur condotto con grande maestria e professionalità, si contrapponeva una linea signorile ma senza contenuti. La conduzione della Parodi non è criticabile, ma è stata asettica ed è mancato il coinvolgimento". E non è finita: "Ho fatto quel che mi è stato chiesto, cioè niente, e ho portato avanti faticosamente la mia inutile presenza. Spesso mi sono chiesto “Che ci faccio qui?”. Ho mandato un messaggio alla Parodi sul finale di trasmissione. Le ho detto che non è stato piacevole ignorare la mia presenza: tutti meritano rispetto, io non l’ho riscontrato. Non è una polemica, ma una constatazione".
Il futuro non sembra dei più rosei: "Non c’è spazio: tutte le caselle sono già occupate. Gabriele Corsi farà Reazione A Catena, mi sorprende, ma è una persona capace. Elisa Isoardi farà la Prova del Cuoco, mentre Flavio Insinna farà L’Eredità".