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Venerdì, 19 Aprile 2024
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L'ex moglie di Gabriele Muccino: “Era violento. Mi ha spaccato il timpano”

In un'intervista alla '27esima Ora' Elena Majoni ha raccontato gli anni violenti trascorsi accanto al regista: "Una volta mi ha dato uno schiaffo a mano aperta provocando un danno che ha pregiudicato non solo la mia carriera di violinista ma anche il mio quotidiano"

Elena Majoni, ex moglie del regista Gabriele Muccino, ha ottenuto la custodia esclusiva del figlio. 

Come racconta la 27esima Ora del Corriere della Sera, dieci anni fa la musicista lo denunciò per violenza domestica, ma non venne creduta. Poi Silvio Muccino, fratello del regista, ha ammesso di aver mentito per proteggerlo - dichiarazione confermata anche in una sofferta intervista televisiva resa a Massimo Giletti, nell'Arena del 2016 - e ha ritrattato la sua deposizione. 

Il matrimonio tra la Majoni e Muccino durò 4 ani - dal 2002 al 2006 - e fu segnato da episodi di violenza che solo oggi sono stati riconosciuti. 
Molti gli schiaffi ricevuti dall'allora compagno, tra cui uno fortissimo che le ha rotto il timpano al punto tale che ora Elena non può piú suonare il violino ai livelli che aveva raggiunto.

"L’episodio è avvenuto mentre eravamo in vacanza d’estate in Toscana a seguito di un banale diverbio" - ha raccontato la donna al blog del Corriere - "Gabriele mi ha dato uno schiaffo a mano aperta. Mi sono recata a Roma al pronto soccorso e successivamente ho sporto denuncia. Prima di denunciare ho sopportato troppo".

Silvio Muccino, attore e fratello minore di Gabriele, dichiarò davanti ai giudici che era tutto falso ed Elena non viene creduta.

“A seguito di quell’episodio la cui verità è stata volutamente occultata durante il processo di separazione, Gabriele Muccino ha cavalcato l’onda mediatica definendomi come arrampicatrice sociale con la sola finalità di ottenere soldi e pubblicità e sostenendo come io rivelassi menzogne. E affermava questo nonostante la certificazione medica che espressamente riconduceva la rottura a uno schiaffo di tale forza da rendere necessario un intervento chirurgico che a tutt’oggi mi ha lasciato un evidente cicatrice”.

Poi è arrivata la ritrattazione della testimonianza di Silvio che ha cambiato tutto: "Silvio ha sempre sofferto molto per quella testimonianza... Conoscendolo sapevo che prima o poi avrebbe fatto emergere la verità. E il suo gesto, a mio parere, è stato importante sia ai fini giudiziari che per la mia personale credibilità".
 

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