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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il dolore di Alberto Angela, un mese dopo la morte di Piero: "30 giorni sono pochi per elaborare"

Il ricordo di Alberto e il ringraziamento verso chi ha scritto parole di stima e gratitudine a suo padre

"Carissimi, oggi è esattamente un mese dalla scomparsa di mio padre. Vorrei ringraziare tutti voi per le incredibili ed emozionanti dimostrazioni di affetto che hanno investito tutta la nostra famiglia dopo la morte di papà", inizia così il messaggio che Alberto Angela ha voluto condividere sui social per ricordare suo padre, Piero Angela.

"30 giorni sono un tempo breve per elaborare un lutto di una persona così cara. Sono stati giorni intensi - ha aggiunto Angela - trascorsi a tratti freneticamente nel turbinio di forti emozioni vissute e nella gestione degli eventi legati alla scomparsa di mio padre. Ma questi 30 giorni sono anche stati ricchi di momenti lenti, di pausa, di riflessione, di ascolto, di tempo dedicato a leggere tutte le dimostrazioni di stima e di affetto che ci sono arrivate".

Tutta l'Italia si è commossa alla notizia della morte del grande giornalista e divulgatore che ha dedicato la sua vita all'informazione e alla formazione dei giovani. Testimone che è stato sapientemente accolto dal figlio Alberto, che porterà avanti la tradizione di famiglia.

Un messaggio, che rappresenta la prima dichiarazione ufficiale dopo l'annuncio della morte di Piero, che oltre a ricordare il triste giorno, vuole essere anche un modo per ringraziare chi ha speso parole d'affetto, stima e di gratitudine verso Angela: "Ho voluto leggerli tutti, uno per uno, i vostri messaggi - aggiunge il conduttore - E vi ringrazio, a nome mio e di tutta la nostra famiglia, per le vostre parole".

"È bello, e fonte di grande orgoglio, vedere che Piero ha fatto parte, in una maniera o nell’altra, della vita di tutti voi. Ed è altrettanto bello constatare che la sua voglia di trasmettere il sapere che ha portato avanti nel corso di tutta la sua vita, fino all’ultimo giorno, ha generato dei risultati importanti. Alcuni sono frutti già maturi, come testimoniano i tantissimi messaggi di persone adulte che raccontano di dovere anche a Piero l’interesse per i vari “ambiti del sapere”. E, in alcuni casi, di averne fatto una professione. Altri sono germogli, quelli dei giovani ai quali ha pensato e per i quali si è impegnato fino all’ultimo giorno della sua lunga vita", si legge ancora nel post condiviso sui social. 

"Grazie a tutti voi per l’affetto, la stima, la vicinanza, il calore che io e tutta la mia famiglia abbiamo sentito in questi giorni difficili. Sono stati un conforto enorme e uno stimolo ad andare avanti" e poi ecco che parla dell'eredità che il papà gli ha donato, la voglia e il desiderio di imparare e trasmettere conoscenza: "Adesso è ora di fare un grande respiro e ripartire, anche per me che ho ricominciato a viaggiare per il mio lavoro, preparando le trasmissioni che vedrete nei prossimi mesi. Anche perché, come papà ha scritto nel suo ultimo messaggio, lui ha fatto la sua parte, ora sta a noi, ad ognuno di noi, fare la nostra".

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