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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Alessandro Borghese indagato per fatture false: "Fregato da un parente di mia moglie"

Lo chef ha ricevuto un avviso di garanzia: "Mi fidavo, non si controlla la propria famiglia. Non ti siedi a tavola pensando di avere tuo fratello e ti ritrovi Giuda"

Alessandro Borghese, chef conosciuto in tv per trasmissioni come Quattro Ristoranti, ha ricevuto un avviso di garanzia per una storia di fatture false. L’indagine è stata portata avanti dalla Procura di Milano e, a finire nell'inchiesta, oltre al diretto interessato, anche la moglie Wilma Olivierio. Intervistato dal Corriere della Sera, il volto tv ha assicurato la sua estraneità ai fatti, dichiarando di essere stato "fregato" da un parente stretto. "Mai avrei pensato un giorno di raccontare di esser stato fregato da un parente, uno della mia famiglia. E invece...", ha esordito nella lunga intervista. 

Alessandro Borghese: "Passavo con lui ogni weekend, invece avevo accanto Giuda"

Ma che cosa c'entra questo suo parente? "L’ho conosciuto quando mi sono fidanzato con mia moglie nel 2009. Me l’ha presentato lei e lui ha cominciato a seguirmi come commercialista sin da quando ho fondato la società. Lavorava in un grande studio qui a Milano e con loro gestiva la mia contabilità. Poi, piano piano, siamo cresciuti e lui è venuto a lavorare con noi". Un uomo in cui Borghese riponeva grande fiducia. "Guardi, stiamo parlando di uno con cui passavo tutti i weekend, le vacanze al mare, le feste comandate... - prosegue - Mi fidavo di lui come di me stesso. E lui era rassicurante: “Alessandro non ti preoccupare, ti faccio i bonifici io”. A me andava bene: faccio il cuoco, non capisco nulla di conti. Infatti non lo controllavo. Non si controlla la propria famiglia. Non ti siedi a tavola pensando di avere tuo fratello e ti ritrovi Giuda".

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"Mancavano soldi dal mio conto personale" 

Fino la giorno in cui Alessandro non si sarebbe accorto che qualcosa non tornava. "Ho iniziato a vedere che mancavano piccole cifre dal mio conto personale. Ma non potevo mai immaginare che fosse stato lui: prendeva uno stipendio di 5mila euro al mese. Certo, avevo visto che il suo tenore di vita era cresciuto. Per dire, noi andavamo in un albergo molto costoso in montagna. Lui e sua moglie venivano a quello accanto al nostro. E mi chiedevo: ma come cavolo fa? Poi, durante il lockdown con tempo a disposizione e sospetto crescente, ho capito che si stava fregando i miei soldi".  E a quel punto? Lo ha denunciato? "Ci ho pensato, ma come facevo... Stiamo parlando di una persona di famiglia, di un legame strettissimo. Lui e la moglie erano tutti i giorni con noi. Hanno vissuto a casa mia. L’ho affrontato e lui si è messo a piangere dicendo che ne aveva avuto bisogno ma che pensava di ridarmeli. L’ho cacciato e gli ho intimato di restituirmi tutto facendogli firmare anche una cambiale, perché non sapevo più con chi avevo a che fare". 

Si parla di "circa 200 mila euro". "Soldi che ha finito di ridarmi tre settimane fa - conclude Alessandro - Credo vendendo un immobile. E per me il discorso era chiuso. Non gli ho più rivolto la parola. I rapporti in famiglia sono distrutti, oramai. Io e mia moglie stiamo facendo una gran fatica a gestire la cosa sul piano emotivo, anche se ci stiamo sostenendo a vicenda". 

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