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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Amanda Knox si racconta 15 anni dopo il delitto Kercher: "Sono libera e mamma felice"

Oggi la 35enne, incarcerata per quattro anni per l'uccisione di Meredith a Perugia, vive sull'isola di Vashon con il marito e una figlia

Amanda Knox si racconta. A 15 anni dall'omicidio di Meredith Kercher avvenuto a Perugia, la 35enne condannata in primo grado e assolta definitivamente dopo quattro anni di carcere, parla in esclusiva al settimanale Oggi della sua vita attuale sull'isola di Vashon, nello Stato di Washington, della figlia di un anno, Eureka Muse, e del marito Chris Robinson con cui produce un podcast, Labyrinths. Oggi Knox fa attivismo per prevenire gli errori giudiziari e aiutare chi ne è vittima.

"Soffro lo stigma di un'accusa falsa"

"Sono infinitamente grata di essere viva e di esser stata scagionata" dice Amanda Knox, "ma niente potrà restituirmi i quattro anni trascorsi senza motivo in carcere, e niente potrà cancellare il trauma che è stato inflitto alla mia famiglia, ai miei amici e a me. Soffro ancora lo stigma di un’accusa falsa: resterò per sempre la “ragazza che è stata accusata di omicidio” aggiunge.

Il riferimento, poi, va a Rudy Guede, l'unico condannato per il delitto verso cui rivolge accuse molto forti: "Penso che, dopo 13 anni in galera, è probabile che Guede non sia più un pericolo per la società. Ma penso anche che il carcere non l’abbia rieducato. Una persona che continua ad accusare degli innocenti del delitto che lui stesso ha commesso, e che si rifiuta di concedere la verità a una famiglia devastata dal dolore (i Kercher, ndr), resta un criminale".

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