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Giovedì, 28 Marzo 2024
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L'accusa choc ad Amedeo Goria: "Fa la vittima, ma nostra figlia perse dieci chili per colpa sua"

A dirlo sono i famigliari di Michela Morellato, la donna che nel 2005 accusò di molestie il giornalista sportivo

Amedeo Goria si è difeso dalle accuse di molestie nella puntata di Domenica Live del 15 novembre. A denunciarlo fu Michela Morellato e un servizio delle Iene si occupò della vicenda che risale al 2005 e che è stata archiviata. “Le accuse erano infondate ma ci fu una strumentalizzazione televisiva”, aveva detto il giornalista sportivo: 

Adesso all’ipotesi di un "Amedeo Goria vittima" si oppongono i genitori della ragazza in una intervista a Oggi, in edicola da domani 19 novembre: “Qualche giorno dopo quella serata passata con Goria si è sfogata e ci ha raccontato tutto: lei aveva 18 anni, lui 51. Era spaventata, temeva che, se avesse denunciato quanto successo, le porte di una carriera in tv, a cui teneva tantissimo, si sarebbero chiuse. E questo è accaduto”, dice la madre Patrizia. “Stava male fisicamente, perse dieci chili e per dormire il medico le prescrisse delle gocce”, ha aggiunto ancora la donna: “Goria poteva dire solo ‘è una faccenda chiusa’, non aggiungere altro. Invece ha preferito riaprire ferite dolorose, e dopo tanti anni di nuovo ha fatto passare mia figlia per una poco di buono, una millantatrice che a 18 anni voleva fare il colpo grosso”.

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Amedeo Goria e l’accusa di molestie

Sulla vicenda delle molestie di cui fu accusato Amedeo Goria Michela Morellato aveva commentato: “Se le accuse erano del tutto infondate, bisognerebbe capire il perché mi sia stato risarcito il danno morale con una cifra impegnativa... Accettai quello sporco denaro, ma ancora oggi mi pento di aver firmato quel patto”.

Secondo il giornalista, però, le cose sono andate in un altro mofo: i due si sarebbero visti una sera cena, scambiandosi delle effusioni che Goria assicura essere state “contraccambiate”, ma tutto finì lì. Dopo due mesi e mezzo, “orchestrò indubbiamente una cosa televisiva e non ci siamo più visti”, ha dichiarato a Barbara d’Urso. “Io vissi un vero incubo: fui screditato a livello televisivo attraverso un programma tv e contemporaneamente ricevetti la notizia che dopo tre mesi erano stato denunciato per molestie sessuali”.

Quanto al risarcimento di cui parla Morellato, Goria ha spiegato: “Siccome lei minacciava di proseguire comunque in una campagna diffamatoria nei miei confronti, i miei legali decisero d’accordo con il suo di arrivare a una sorta di patto di non belligeranza. Quella fra le parti che poteva sostenere un aiuto ero io e quindi è stato raggiunto un accordo con tanto di patto di privacy. Un patto che poi non è stato rispettato ma non importa”. “Quando sei tramortito da una situazione del genere.. io all’epoca pensai persino al povero Enzo Tortora, anche se ovviamente fu un caso molto diverso, ma quando ti crolla il mondo addosso… ma devo dire che dalla famiglia, anche da Maria Teresa, ebbi in questa situazione un aiuto. Furono esterrefatti. Mi conoscono. Maria Teresa non ebbe un secondo di dubbio su quello che dicevo e su di me”. 

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