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Sabato, 20 Aprile 2024
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L’ex marito di Amy Winehouse: “Aveva tentato il suicidio poco prima di morire"

Stando alle dichiarazioni rese al Sun da Blake Fielder-Civil, la cantante avrebbe tentato il suicidio una settimana prima della morte avvenuta per avvelenamento da alcol

Il 23 luglio saranno 5 gli anni senza Amy Winehouse, la cantautrice e produttrice discografica britannica che, nel pieno del successo e di una vita all'insegna degli eccessi, a soli 27 anni venne trovata morta nel letto della sua casa al numero 30 di Camden Square per avvelenamento da alcol. 

Oggi Blake Fielder-Civil, ex marito dell'artista, è tornato a ripercorrere gli ultimi giorni di vita della ragazza che, stando a quanto raccontato al tabloid inglese The Sun, avrebbe tentato il suicidio qualche giorno prima di morire.

L'uomo che sposò la Winehouse nel 2007 per poi divorziare dopo due anni, ha raccontato che la cantante gli telefonò per ricordargli del loro anniversario di matrimonio: "Le dissi che non potevo parlare dal momento che Sarah stava per avere nostro figlio e attaccai. Col senno di poi avrei dovuto immaginare che questa cosa l'avrebbe ferita" ha detto lui che in quel periodo stava per diventare padre della nuova compagna Sarah Aspin poco propensa a qualsiasi tipo di rapporto con la Winehouse. 

"Amy avrebbe amato avere un figlio, ma era Sarah che lo stava aspettando e non lei. In quel momento però ero preso e non ci ho pensato" ha aggiunto ancora Fielder-Civil: "Il giorno dopo le telefonai per scusarmi e le feci gli auguri di buon anniversario e lei mi disse che si era tagliata gravemente. Mi disse che era una cosa seria. Ma a Amy non importava più di vivere o morire, era completamente indifferente alla cosa e il confine tra questo e il suicidio è veramente labile. Amy era un pericolo reale per se stessa".

L'uomo, infine, ha anche dichiarato di credere che la morte della cantante non sia stata accidentale ma si sia trattato di suicidio: "Sospetto che la morte di Amy sia stato un suicidio. Dopo anni di bevute avrebbe dovuto sapere quanto si sarebbe potuta spingere. Forse aspettava l'arrivo di qualcuno che la fermasse e le portasse via la bottiglia, invece fu lasciata sola e bevve fino alla morte. La gente che le stava intorno stava festeggiando così tanto il nostro divorzio e lo stop all'eroina che non si rese conto quanto lavoro c'era ancora da fare".
 

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