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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Sono a favore della vita": la posizione di Andrea Bocelli sull'aborto

La posizione del tenore in merito all'aborto e alla Chiesa

Dopo un tour che lo ha portato Oltreoceano per quasi tutto giugno, Andrea Bocelli è tornato in Italia per l'evento Parma Cittàdella Musica in cui si esibiranno anche Zucchero, Pinguini Tattici Nucleari, Fabri Fibra, Irama e Sting. Il 7 luglio sarà al Parco Ducale e a lui spetterà il compito di inaugurare il cartellone concertistico. Al Corriere della Sera, che lo ha intervistato, ha parlato sia della sua carriera sia della sua vita privata ed è stata toccata anche la questione aborto, tema a lui particolarmente caro.

Bocelli, la fede e la Chiesa: "Si parla solo dei preti pedofili"

"No, non l’ho mai sognato, mi ci sono trovato e sono stato felice di esserlo - spiega Andrea Bocelli parlando dell'essere genitore - ma non avevo la paternità come vocazione, tutt’altro. Avevo una sorta di allergia ai bambini piccoli da giovane, poi ho conosciuto il mio primo figlio e l’orizzonte si è spostato".

Bocelli si considera un padre che non dice no: "Tutto il piano educativo è stato incentrato sul crescere i miei figli liberi. Dire di no a qualcosa sarebbe stata una sconfitta per me. La libertà è fondamentale: Dio ci ha creato liberi e non sarà un genitore a limitarci". Lui era un figlio ribelle e i suoi genitori erano molto protettivi perché pensavano a "rischi e pericoli. Penso alle loro apprensioni e a quanto fossero orgogliosi dei miei primi successi. Solo oggi posso comprenderli a fondo".

Dio viene spesso nominato da Bocelli, la sua fede è molto forte e anzi lui spiega che ogni anno è sempre più forte: "Se uno si avventura in questo cammino, diventa un’esigenza quotidiana. Io sono molto razionale e scettico di natura. Proprio per questo ho Fede. La favola dell’ateo non mi convince, non ho mai potuto pensare di essere figlio del caso".

Sulle problematiche della Chiesa ha una sola opinione: "La Chiesa è fatta di uomini e gli uomini sono fallibili, ma anziché criticare mi preoccupo di vedere che cosa posso fare io di costruttivo per la Chiesa. Invece noto un accanimento oserei dire brutale". Secondo Bocelli si offre troppo risalto al lato brutto come "i preti pedofili, ma non si parla dei sacerdoti nelle missioni, delle persone che danno la vita nei luoghi poveri o pericolosi. Bisognerebbe prendere esempio dal calcio: lì si parla sempre dei più bravi".

Bocelli e l'aborto: "Sì libertà, ma sono a favore della vita"

Strettamente collegato alla fede è anche la sua posizione sull'aborto: "Non si pretenderà mica che la Chiesa approvi l’aborto? E non si può neanche pretendere che una corte come quella Corte Suprema americana si esprima diversamente: fa il suo lavoro e va presa per quello che è: a volte piace, a volte non piace". "Io ho il culto della libertà - aggiunge - ma sono a favore della vita. A mia madre quando era incinta di me fu consigliato di abortire. I medici videro dei problemi durante la gravidanza e fu così consigliata. Il resto delle considerazioni, le lascio al lettore". 

La madre di Bocelli, recentemente scomparsa, ha spesso parlato di come non abbia voluto seguire i consigli dei medici. Edi Aringhieri Bocelli e il marito Alessandro sapevano che Andrea sarebbe nato cieco, ma a discapito di quanto consigliassero i medici hanno deciso di far nascere il loro bambino. Da quel momento la coppia si è impegnata per donare al figlio una vita il meno complessa possibile. A 6 anni lo hanno mandato a studiare il braille e lo hanno poi incoraggiato nella musica. In un certo senso la madre è stata la sua prima manager.

Nel suo futuro la volontà di "invecchiare insieme a mia moglie e poter cantare una ninna nanna ai figli dei miei figli. La vita non mi stanca, è un miracolo che non smette di stupirmi. E cantare, per me, è sempre un po’ una dichiarazione d’amore".

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