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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Angelina Mango: "La morte di mio padre un trauma. Senza amore non avrei superato niente"

Arrivata seconda ad "Amici" la cantante, figlia di Mango scomparso nel 2014, racconta la sua esperienza nel talent e non solo

La carriera di Angelina Mango inizia adesso, ora che Amici si è concluso e il suo talento è stato dimostrato fino all'ultimo momento. Arrivata seconda nella classifica che ha decretato la vittoria del ballerino Mattia Zenzola, la cantante 22enne è consapevole di dover costruire piano piano un futuro professionale che trova le sue origini in una passione nata insieme a lei, e di cui parla oggi in un'intervista a Vanity Fair.   

Figlia di Mango, scomparso nel 2014 sul palco per un infarto, e della cantautrice Laura Valente, Angelina racconta di aver sempre sentito che la strada che avrebbe percorso sarebbe stata la musica. "Fino a tre anni fa non pensavo a cosa volessi fare: facevo musica e basta. Il problema è nato quando è finita la scuola: non sono diventata una cantautrice perché lo ero già, ma è semplicemente diventato il mio lavoro" dice la cantante spiegando di aver superato la paura di partecipare ad Amici la scorsa estate, dopo aver sfiorato il pensiero più volte in passato, salvo poi abbandonarlo. 

Certo, il suo cognome non è stato un dettaglio da poco nella sua esperienza televisiva, anzi: "Non posso dire di essermela vissuta sempre con serenità all'interno della scuola, anche se fin da piccola ho cercato di non vedere le cose che mi danno fastidio. Ricordo che, al momento del provino di Amici e al Concerto del Primo Maggio, sentivo tanta pressione per via del cognome, ma forse è stato anche uno stimolo per dare ancora di più" confida ancora Angelina che considera l'autostima una sua fragilità "che ha portato alla nascita di altri problemi come l'ansia. Penso che sia nata per via di alcuni traumi che ho subìto, ma credo che sia importante aver riconosciuto le mie fragilità: riuscirci è già una buona parte del lavoro per conviverci".  

A proposito di traumi, certamente per lei quello più grande è stato la morte del padre. Angelina spiega che la musica, più che rendere quel dolore sopportabile, lo abbia raccontato: "E, se lo racconti, lo guardi in faccia", dice, "Senza la musica avrei compresso troppe cose nella mia testa e forse sarei scoppiata. Nella musica si parla d'amore, è quello che alleggerisce il mondo. Se non avessi avuto quel sentimento non avrei superato un bel niente" ha confidato. 

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