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Martedì, 23 Aprile 2024
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Antonino Spinalbese si confessa: "Ho una malattia". Poi rompe il silenzio sull'addio a Belen

L'ex hairstylist ha parlato dei suoi problemi di salute e della perdita di peso, con annessa perdita di fiducia in se stesso, in un lungo video pubblicato su Instagram

Il momento era atteso da molti e da molto, Antonino Spinalbese dopo mesi di silenzio ha finalmente parlato della sua relazione con Belen Rodriguez e non solo. Lui però l'ha fatto da outsider del mondo dello spettacolo: nessuna copertina, nessun titolone, nessuna intervista esclusiva, ma un video di quasi 10 minuti dove racconta gli ultimi due anni della sua vita.

Una narrazione inaspettata, perché nessuno si sarebbe aspettato di scoprire che mentre la storia con Belen giungeva al capolinea lui stava affrontando una lotta con il suo corpo. Prima con una perdita di peso improvvisa, dettata anche dallo stress, poi l'incidente. Torna a casa, alla quasi normalità, ma inizia ad accusare un dolore lancinante nella parte alta dell'intestino. Dopo quattro giorni di dolore va in ospedale, lo ricoverano e lì scopre di avere una grave malattia autoimmune. Il soggiorno in ospedale lo prova molto, dimagrisce 13 chili, allo specchio non si riconosce più, non riesce proprio a guardarsi, si veste largo e si odia per quello che è diventato. Poi un amico lo aiuta a rimettersi in forma, a tornare Antonino e da quel momento la sua vita cambia di nuovo.

I paparazzi sono sempre dietro l'angolo, ma ormai è abituato a questo mondo dove "la vita non più solo tua ma è intrattenimento di altri". Con la consapevolezza che ha adesso vuole aiutare gli altri e così lui e l'amico personal trainer, Andrea, si alleneranno insieme e cercheranno di aiutare chi non sta bene nel proprio corpo.

Incidente con l'auto per Antonino Spinalbese: ricoverato in ospedale

Antonino e le confessioni su Belen

Antonino parla poco di Belen, non la cita mai nel lungo video, ma è ben percepibile l'amore che provava per la showgirl. L'incontro con Rodriguez gli ha cambiato la vita e proprio l'amore per lei "ha reso normale una vita sotto ai riflettori". "Nove mesi di felicità, nove mesi e sarei diventato papà l'ho vissuta come una staffetta consegnata dal cielo, dal mio papà Rosario", così descrive i nove mesi passati insieme nell'attesa della piccola Luna Marì. Dopo poco però iniziano le crisi di coppia, i problemi seri con Belen, che hanno portato alla separazione, e poi quelli di salute. Il tutto amplificato dalla presenza di giornali e riviste che "sembrano conoscere la natura dei miei problemi, quando io stesso non la conoscevo".

Il racconto di Antonino: da Belen al cambio di vita, dalla nascita di Luna Marì alla malattia

"Due anni fa credevo di aver superato quel dolore, pensavo fosse iniziata l'alba di una vita felice. Ma non era così, dovevo ancora schiantarmi contro una macchina, incrinarmi due costole e ricevere una notizia terribile da un medico e perdere una delle cose a me più care. E no, non so parlando del gossip che tutti cercano. Erano bastate due novità, un nuovo lavoro e un nuovo amore, per stravolgere la mia esistenza, ma quando diventi personaggio famoso, è diverso è come essere catapultati in un universo nuovo".

"La vita non più solo tua ma è intrattenimento di altri. I tuoi problemi di cuore non sono più solo tuoi ma diventano titoli di quotidiani e riviste. qualcosa di strano epr uno riservato come me, ma l'amore è forte e ha reso normale una vita sotto ai riflettori. Nove mesi di felicità, nove mesi e sarei diventato papà l'ho vissuta come una staffetta consegnata dal cielo, dal mio papà Rosario".

"Di solito quando aspetti un bambino ti chiamano amici, parenti non i giornalisti, ma io avevo la mia spalla e dopotutto sono problemi da privilegiati, lamentarsene è quasi irrispettoso la sera avevo solo un pensiero "sono felice", fino al giorno più bello della mia vita la nascita di Luna Marì. La sceneggiatura tragicomica del mio film fa cadere il giorno più bello della mia vita con una serie infinita di drammi. L'inizio è dei più comuni, problemi di coppia, come succede a chiunque, a parte il fatto di avere giornali e riviste che sembrano conoscere la natura dei miei problemi, quando io stesso non la conoscevo, inizia così il film L'odio, ma era solo l'inizio della caduta. Lo stress mi fa perdere peso, poi mi incrino due costole per colpa di una caduta dovuta alla mia stanchezza. Ero così stanco da non accorgermi di uno pneumatico abbandonato in autostrada, ma mia auto è lacerata, io sotto flebo, solo un lieve trauma, ma le amare sorprese non erano finite".

"Dopo una giornata a tenere in braccio la mia piccola Luna inizio a sentire un forte dolore alla parte alta dell'intestino. Ma quei dolori non si fermano, fa sempre più male, passano 4 giorni. Vado in ospedale, mi ricoverano e arriva il responso. Ho una grave malattia autoimmune, un problema con cui forse dovrò convivere per il resto della mia vita. Dopo la notizia, mi sdraio nel letto, rimango in ospedale per 10 giorni e pensavo a molte cose, ma la più ricorrente era perché, perché tutto insieme? In fondo nei film dopo aver toccato il fondo arriva il riscatto, questo mi faceva stare un po' meglio, ma il momento di stare meglio però non arrivava".

"10 giorni di digiuno, affiancati solo da pasti omogenizzati e in bianco: sembra una cosa stupida paragonata al resto. Ma uscito dall'ospedale non ero più io, avevo perso 13 chili e non era l'unica cosa che avevo perso. Avevo perso il mio aspetto fisico, la mia forma fisica che per me era sempre stato il mezzo per stare bene con me, come me stesso. Iniziai a vestirmi in modo strano, per non farmi riconoscere, non andavo più in palestra, dove quella comune ansia sociale di sarebbe acuita. Fino a quando non ha incontrato un amico di vecchia data, Andrea. Andrea è la persona che mi ha ricordato che dopo il momento di sofferenza arriva sempre la gloria. In un momento in cui i giornali cercavano sempre notizie su di me io confessavo tutto al mio amico".

"Andrea si mise a studiare la mia patologia con un unico obiettivo far tornare Antonino. Quella sfida mi riempie di coraggio e nei due mesi successivi solo due obiettivi: proteggere la mia Luna e tornare Antonino, il resto verrà da sè. Io mi sento di aver intrapreso la mia scalata verso la gloria, passano due mesi e lo specchio torna a mostrare la mia vera sagoma, mi presento in studio da Andrea e lo abbraccio".

"Ma ora c'era un pensiero fisso, che non riguardava me, ma le persone che in modi diversi hanno provato un'esperienza come la mia: guardarsi allo specchio li fa stare male. Così decisi che il primo passo del nuovo Antonino sarebbe stato far sentire meglio queste persone che si sentono troppo magre, grasse, con pochi muscoli. Io volevo solo aiutare chi fa stare bene con il proprio fisico, non volevo guadagnarci, e volevo dare qualcosa di gratuito, qualcosa che nel mio piccolo potesse aiutare. Ma volevo che a farlo fosse Andrea, ma per lui è un lavoro, non potevo chiedergli di farlo gratis e così a lui viene un'altra idea straordinaria ovvero dare la possibilità a chi vuole di allenarsi con noi da tutta Italia ma gratuitamente. Ancora è presto per tutti i dettagli, ma arriveranno. Ho un solo messaggio: ciò che conta è superare il dolore".

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