Aurora Ramazzotti affronta uno dei temi più dibattuti del mondo contemporaneo, quanto i social media possano condizionare la salute mentale. La Ramazzotti, infatti, parla a cuore aperto del senso di inadeguatezza che il continuo confronto con i modelli di perfezione provoca in tantissime ragazze e ragazzi, soprattutto se stanno vivendo un periodo delicato come, ad esempio, la gravidanza. La ventisettenne e futura mamma, proprio oggi, sul suo profilo Instagram si è lasciata andare a una riflessione profonda dopo aver annunciato di essere tornata a fare un po' di attività fisica dopo 4 mesi di stop (presumibilmente per la gravidanza). 

"Un passo alla volta, superando le mie paure, giorno per giorno. Quanto mi sento meglio da quando ho ripreso a muovermi un po', dopo quattro mesi di pausa. Non saranno i 7km di corsa al parco ma comunque sono fiera di me" sono le parole di Aurora che poi, rispondendo a una fan che lamentava, invece, di avere problemi a uscire dalla sua comfort zone, ha ammesso: "Capisco benissimo, anzi. Ho sentito di tutto sui periodi di gravidanza di ognuna: chi non ha mai smesso di correre, chi aveva paura e non ha mosso più un muscolo, chi ha fatto la fame e chi si è concessa di mangiare ciò che desiderava. Credo che si debba fare ciò che ci si sente, tenendo a mente che è un periodo molto delicato".

E dopo aver chiarito il suo pensiero, Aurora, che tra qualche mese diventerà mamma per la prima volta di un bimbo insieme al suo compagno Goffredo Cerza, ha ribadito quanto i social possano fare male e far sentire tante ragazze inadeguate e a disagio. 

"A volte guardando i social proviamo un senso di inadeguatezza, ci sentiamo a disagio - ammette Aurora Ramazzotti - perché non stiamo facendo anche noi quei progressi o stiamo vivendo anche noi quella situazione. Ci dimentichiamo sperro, però, le ragioni che ci hanno portati a essere dove siamo oggi e ci paragonisamo ad altri senza sapere ciò che sta dietro il loro percorso. Questo non sarà mai costruttivo né sarà mai il motore del cambiamento. Il cambiamento deve avvenire dentro di noie solo noi sappiamo come attivarlo. Nessun percorso è uguale, nessuna vita è uguale. Teniamolo a mente quando ci confrontiamo con realtà altrui".