Aurora Ramazzotti e la sindrome dell'impostore: "Non mi sento mai all’altezza. Avere genitori famosi non è semplice"
La figlia di Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker condurrà Love Mi, il concerto benefico di Fedez, ma ancora oggi deve fare i conti con la paura di non farcela
"Le critiche costruttive le accetto, mentre non smette di ferirmi che mi diano della raccomandata: purtroppo è nel mio sangue, ci sono nata, fin da prima che iniziassi a fare questo lavoro, che poi ha amplificato ancor di più questo coro. La mia missione — impossibile — è far cambiare l’idea che le persone hanno di me: so che nessuno può piacere a tutti, ma questa percezione continua a farmi male. E so che una piccola parte di me continuerà a voler far cambiare l’opinione degli altri e dimostrare che si sbagliano". A parlare è Aurora Ramazzotti, l'influencer sarà la co-conduttrice, insieme a Elenoire Casalegno, di Love Mi il concerto benefico organizzato da Fedez. E proprio in occasione di questo evento ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera.
Della sua sindrome dell'impostore già aveva parlato, non è una novità quindi che Aurora parli del suo senso di disagio e di come alcune critiche la facciano sentire, non a caso ha collaborato con il portale Freeda e ha realizzato le "Blue Chats" ovvero dei talk in cui ha parlato di salute mentale e anche del lockdown. Avere dei genitori come Michelle e Eros è bellissimo, ma è anche un peso e Aurora spiega bene il perché: "Un privilegio perché hai la fortuna di crescere nell’agio economico e sociale, di vivere situazioni bellissime di cui sono riconoscente; nel lavoro invece un peso: non sono mai stata raccomandata, anzi ho perso anche alcuni lavori proprio perché c’era chi voleva evitare polemiche. Alle persone — a prescindere, senza conoscermi — io sto sulle palle". E a chi le dice che è una raccomandata risponde ridendo: "Rido di questa cosa, però mi ha creato non pochi problemi, partono tutti prevenuti, già dal mio nome, la figlia di, viziata".
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Il futuro di Aurora tra social e tv
Nel suo futuro c'è il mondo dello spettacolo, ma ancora non ha ben capito come tv e social coesisteranno nella sua carriera: "Oltre alla tv, ci sono i social, le piattaforme; il mondo dei media e dell’intrattenimento sono cambiati tantissimo, non c’è più la categoria di conduzione come la sognavo io da bambina vedendo mia madre in tv". "La verità - aggiunge Ramazzotti - è che non è stato fatto un lavoro di ricambio generazionale: chi prenderà il posto di quelli che ci sono oggi? Mi piace pensare di poter arrivare a un intrattenimento a tutto tondo, all’americana, partendo dalla comunicazione su Instagram che al momento è il fulcro del mio lavoro".
La musica rimane per lei il primo amore, ma non ha intenzione di seguire le orme del padre: "È la mia prima passione, la più grande, ma ho sempre avuto una grande paura di intraprendere quel percorso, anche perché mio papà mi ha sempre frenato per proteggermi, consapevole della cattiveria di certe persone. Ho studiato tanto canto, ma sono cresciuta con questa inibizione".
E tornando alla musica, il 28 giugno sarà sul palco di Love Mi in piazza Duomo a Milano, show che andrà in onda anche su Italia1. Per lei sarà la prima esperienza di conduzione in diretta, "una bella sfida". "Il mio problema - spiega - è che non mi sento mai all’altezza, ho la sindrome dell’impostore che mi fa pensare che non mi meriti certe opportunità". "Le persone tendono a pensare che se sei fortunato e hai una vita agiata non sei titolato a soffrire, perché loro soffrono di più. La mia paura - argomenta Aurora - è non essere all’altezza di quello che si aspettano gli altri, il lavoro che ho scelto si definisce tramite il giudizio delle altre persone, il pubblico decide se vai avanti o meno. Io ho tante insicurezze, anche per essere figlia d’arte. A volte mi chiedo se ho scelto il percorso giusto, dietro le quinte succedono tante cose che non si possono dire ma che possono essere dolorose".
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Aurora su Instagram: "Della mia vita privata non metto nulla, ometto parti di me"
Su Instagram è seguita da più di 2 milioni di follower e ogni giorni condivide contenuti siano questi post o storie, ma è interessante scoprire che in realtà non si sente a suo agio: "Cerco di utilizzare i social per farmi conoscere in maniera più spontanea, della mia vita privata non metto nulla, solo il mio fidanzato con cui sto ormai da sei anni. I social non sono la vita vera, ma cerco di essere il più vera possibile". Ramazzotti poi spiega meglio il concetto e specifica perché omette di essere totalmente sincera: "Io vorrei essere al 100% me stessa, ma anche dagli errori del passato — che ora non voglio rivangare — ho capito che non posso dire tutto. Nella vita sono più cinica e pungente di quello che mostro sui social, ma so che mi devo tappare la bocca. Sui social quindi non mento, al massimo ometto".
Parlando ancora dei social ecco che arriva la domanda sull'accettarsi e mostrarsi per quello che si è: "Anche io sono stata vittima del voler mostrare il meglio di me, ma pubblicare la mia foto con l’acne ha segnato un punto di svolta, un cambiamento per me stessa. Ho sofferto anche di disturbi alimentari, e ne ho parlato perché è costruttivo discuterne. La perfezione non esiste, ma non significa mostrarsi sempre “a schifo”, l’equilibrio è sempre difficile da raggiungere, ognuno ha il suo".