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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Barbara d'Urso denuncia Naike Rivelli, Ornella Muti: "Non ci posso credere, e lei sarebbe un'amica?"

Madre e figlia dai carabinieri dopo la querela della conduttrice, poi la stoccata su Instagram: "Lei parla di tutti e uno non può parlare di lei?

"I figli non si toccano", per Barbara d'Urso è un mantra e seguendo lo stesso principio Ornella Muti scende in campo per difendere coi denti la sua di figlia, denunciata dalla conduttrice. Naike Rivelli, infatti, si è presa una querela per diffamazione e commenta allibita su Instagram: "Un tempo mi chiamava per fare l'opinionista e adesso mi denuncia. Anch'io ho un'opinione e non è che l'opinionista la puoi fare solo nel salotto di Mediaset, si può fare anche online. Mi è stato detto che ho cercato di sfruttare il nome di Barbara d'Urso per farmi pubblicità. Se dovessi sfruttare un nome per farmi pubblicità, sfrutterei il nome di mia mamma, Ornella Muti, conosciuta in tutto il mondo, non il nome della regina del trash. Io non sfrutto nessuno per farmi pubblicità, non ne ho bisogno".

Incredula Ornella Muti: "'Guai a chi mi tocca i figli' e poi lei tocca i miei? - chiede nel video pubblicato da Naike - E sarebbe un'amica? Parla di tutti e uno non può parlare di lei? Barbara, non ci posso credere che hai fatto questo. Una mamma che denuncia, ma poi una mamma amica. Se fai questo non siamo così amiche come dici". 

Naike Rivelli, poi, pubblica un altro video in cui imita Barbara d'Urso - con tanto di colonna sonora di 'Live' - e poi sbotta: "Cara Barbara, nella tua trasmissione hai fatto venire persone di ogni genere, in ogni stato d'animo. Ricordo bene Francesco Nuti, non voglio ricordare le sue condizioni. Hai fatto audience su questo, hai parlato delle emozioni, della disperazione e degli equivoci, hai fatto annunci in televisione creando dei mega gossip, matrimoni non veri, ma non entro nel merito. Chi la fa l'aspetti. Diffamare vuol dire affermare cose non vere su una persona, nelle trasmissioni di Barbara d'Urso vengono affermate regolarmente cose che poi devono essere verificate. Dalla d'Urso si può dire tutto, ma nei salotti di casa propria non si può dire niente e questo mi fa molta paura". Naike torna sulla querela: "Un'indagine penale per due cose: la prima, pare che io abbia cercato di sfruttare il suo nome, cosa incredibile per me. La seconda cosa che mi è arrivata è stata quella di averla diffamata. Pare che si rivolga a quando in un post ho scritto che secondo voci di corridoio avrebbe avuto un amante a Mediaset. Sono voci di corridoio. E' venuto Sgarbi nella tua trasmissione e ha detto che sei raccomandata, anche queste sono voci di corridoio, ma uno è libero di potersi esprimere e dire che ha sentito dire una cosa. Non è diffamazione. Non ho detto che è così, forse hai la coda di paglia?".

Non ci va leggera la Rivelli, che infine sentenzia: "Chi mette in gioco le emozioni e la vita di tutti in pubblico, non può prendersela quando viene messa in mezzo anche lei, anzi dovrebbe affrontarlo apertamente. Una giornalista vera si mette in gioco, parla apertamente, non manda delle letterine con i carabinieri. Io ho fatto dello humor su Barbara d'Urso e ci sta, lei mi ha preso molto seriamente. Va benissimo, si vedrà. Se qualcuno avesse il diritto di fare una diffida a qualcuno saremmo io e mia madre. Il nostro materiale è stato usato e strumentalizzato negli anni passati nella trasmissione di Barbara d'Urso, regolarmente, finché io non ho messo una fine. Invece, che ironico, mentre pregava per noi dal suo pulpito mandava le letterine di diffida penali a me. Santa d'Urso, non si fa così".

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